I numeri della Mostra del cinema di Venezia

In programma dal 28 agosto al 7 settembre, l’81esima Mostra internazionale d’Arte cinematografica sarà la prima del presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco: “Cinema e cultura fanno girare l’economia”

I numeri della Mostra del cinema di VeneziaPhoto by Elisabetta A. Villa/Getty Images

Più di 80 film, di cui 21 in concorso (tra questi 5 italiani). Sono solo alcuni numeri dell’81esima Mostra del cinema di Venezia che prenderà il via domani, mercoledì 28 settembre, fino al 7 settembre. Una rassegna il cui budget, come evidenziato in un articolo del Sole 24 Ore, si aggira attorno ai 23 milioni di euro in termini di costi.

Il contributo più importante per l’organizzazione della Mostra proviene dal Ministero della Cultura, che ha stanziato 13,5 milioni di euro nel 2022 e 2023, mentre il Comune di Venezia concede gratuitamente gli spazi del Lido, che comprendono anche le sale cinematografiche per un totale di 6.350 posti in sala.

Sotto la gestione del direttore artistico Alberto Barbera, recentemente riconfermato dal nuovo consiglio di amministrazione della Biennale presieduta da quest’anno dallo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, la Mostra del Cinema di Venezia sta vivendo un momento d’oro. Tra i meriti di Barbera c’è quello di aver rivitalizzato il botteghino dell’evento, che nel 2023 ha registrato 230 mila ingressi (+17% sul 2022), circa 85 mila biglietti venduti (+14%) e più di 13 mila accrediti (+9%), di cui 3 mila giornalisti. Venice Immersive, sezione interamente dedicata ai media immersivi, ha registrato oltre 11.200 prenotazioni, il 16% in più rispetto al 2022. Per l’edizione di quest’anno, solo nella prima settimana di apertura delle vendite, la Mostra del Cinema ha registrato il 45% delle vendite di biglietti e il 75% degli abbonamenti.

Il ruolo del Cinema nell’economia italiana

L’apertura della Mostra del Cinema di Venezia è stata l’occasione per Pietrangelo Buttafuoco di sottolineare il valore del cinema come prodotto industriale. “Il lavoro artistico crea indotto”, ha affermato dalle pagine del quotidiano economico, criticando coloro che fanno continue richieste di biglietti gratis, senza nessuna giustificazione. “Basta con questa idea che la cultura debba essere considerata un passatempo”, ha affermato il presidente della Biennale di Venezia. “Il lavoro artistico crea indotto. Dietro un prodotto artistico, dietro a un film, a uno spettacolo, a un’opera c’è anche il lavoro dei tecnici, il consumo di carburante e di elettricità”.

Buttafuoco ha sottolineato l’importanza di “proteggere tre luoghi chiave della nostra società: la libreria come luogo fisico, il teatro come luogo fisico, la sala cinematografica come luogo fisico. Sono i tre edifici attraverso i quali si sviluppa il meccanismo virtuoso secondo cui dall’investimento di un euro ne ritornano tre”, ha aggiunto. “È necessario concentrarsi su questi tre edifici, perché è lì che, forgiando lo spirito critico, la necessità di stare insieme, di far incontrare la gente, noi possiamo far crescere la vita e l’economia. Quando abbiamo visto di volta in volta morire le librerie, i teatri, le sale cinematografiche abbiamo visto impoverirsi i nostri territori”.

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