Rainbow: Iginio Straffi apre a un socio finanziario

Non ci sono ancora conferme, ma sembra che Rainbow, studio di animazione di Winz e Gormiti, voglia festeggiare i suoi vent’anni di attività non solo con una nuova stagione dell’apprezzata serie tv andata in onda su Netflix, ma anche con un nuovo azionista. Il fondatore e presidente Iginio Straffi sarebbe pronto ad aprire il capitale a un socio finanziario e, a dirla tutta, lo avrebbe già individuato.

A dare l’indiscrezione è un articolo del Corriere della Sera, tra le cui righe è possibile leggere che il partner individuato da Straffi (grazie all’ausilio e alla consulenza di The Raine Group) sarebbe The Equity Club (Tec), iniziativa di club deal promossa da Mediobanca che conta già su numerose famiglie di imprenditori intente a fare network.

Sempre stando alle indiscrezioni, le risorse di Tec dovrebbero riuscire a finanziare i piani di crescita di Rainbow. Forte della partnership, la società di Iginio Straffi potrà investire sulla creazione di nuove produzioni originali e non solo, perché tra i programmi dello studio di animazione italiano potrebbero anche rientrare l’acquisizione di concorrenti e l’acquisto di licenze altrui da sviluppare: con il sostegno di Tec, Rainbow potrà cercare nuove opportunità all’estero.

L’ingresso del nuovo azionista è un passaggio chiave per Rainbow. Straffi ha da sempre cercato di far evolvere la sua società, tanto che tra il 2017 e il 2018 aveva anche valutato la quotazione in Borsa, cosa che avrebbe favorito anche l’uscita, almeno parziale, dal capitale di Viacom (dal 2019 parte del colosso Cbs). Di fatto poi il progetto è saltato e a inizio 2023, l’imprenditore ha deciso di ricomprare il 29% dal gruppo americano, salendo di nuovo al 100% di Rainbow.

Attualmente, il negoziato fra Rainbow e Tec si starebbe svolgendo in regime di esclusiva e la firma dell’intesa potrebbe arrivare a breve. The Equity Club dovrebbe investire circa 100 milioni, ottenendo in cambio una quota di larga minoranza in Rainbow, che nell’affare spunterebbe una valutazione nell’intorno dei 200 milioni.