Manovra a tenaglia del governo italiano per far emergere i capitali dei cittadini italiani nascosti in Svizzera. Da una parte la possibilità offerta agli evasori di mettersi in regola con il fisco, dall’altra l’intesa tra i due Paesi, che porterà alla fine del segreto bancario svizzero. L’accordo è ormai questione di giorni e potrebbe spingere molti a riportare i capitali in Italia; si ipotizza un rientro fino a 6 miliardi di euro.
Entro il 2 marzo dovrebbe arrivare l’ufficialità dell’intesa tra Svizzera e Italia, che potrebbe essere sottoscritta già intorno a metà gennaio. Intanto, come riportato dall’Ansa, entro fine gennaio dovrebbe essere pronta anche la procedura per fare pace col fisco, con la predisposizione da parte dell’Agenzia delle entrate del modello per aderire alla collaborazione volontaria. I cittadini italiani con capitali all’estero in nero (ma anche con fondi non dichiarati in Italia) avranno tempo fino al 15 settembre per autodenunciarsi e godere di sanzioni e pene ridotte (in particolari non saranno perseguibili per il nuovo reato di autoriciclaggio). Autodenuncia che si differenzia dei precedenti scudi perché non è previsto l’anonimato e si dovranno comunque pagare tutte le imposte dovute.
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