Buone notizie per le imprese italiane: il 2014 è stato un anno favorevole in termini di aumento dei profitti, con un miglioramento della redditività e della sostenibilità finanziaria. I dati positivi, più che derivare da un accrescimento nelle vendite, sono dovuti al contenimenti dei costi, che ha permesso di alzare i margini di guadagno.
L’ANALISI. È quanto comunica Cerved, istituto di rating italiano. L’analisi, svolta su un campione di 133 mila bilanci aziendali depositati prima di giugno 2015, rileva il permanere di una certa fragilità nelle imprese rispetto ai periodi precedenti alla crisi economica; tuttavia, il rapporto tra l’utile d’esercizio e il patrimonio netto cresce: è pari al 6,5%, in crescita rispetto al 5,7% del 2013.
CALANO I DEBITI. Diminuiscono invece i debiti finanziari, calando del 4,5% rispetto al 2013: gli imprenditori tendono ad utilizzare le proprie risorse per finanziare le proprie aziende; rispetto all’anno precedente, nel 2014 è il 25% delle società a chiudere i bilanci in perdita, un miglioramento rispetto al 27,7% del 2013.
RAPPORTO PATRIMONIO-DEBITO. Il contemporaneo incremento del patrimonio e la riduzione dei debiti finanziari hanno fatto sì che si mitigasse il peso che hanno assunto gli oneri dovuti alle banche sui capitali delle aziende: il rapporto e’ passato in media dal 62,9% al 57,1%; diminuzione questa, “sentita” di più dalle imprese di dimensioni maggiori, per cui il rapporto cala fino al 9% (la diminuzione è invece del 5% circa per le società più piccole).
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