Il 3,6% del pil europeo, ovvero 466 miliardi di euro. Ecco a quanto ammonta il fatturato totale di mafia e criminalità in Europa. Numeri impressionanti che testimoniano la necessità di un’azione di contrasto ad appannaggio non più dei singoli stati, ma unitario a livello comunitario. A dirlo è la Commissione parlamentare antimafia nella relazione sulla presenza e diffusione in Europa del fenomeno diffusa oggi in occasione dell’imminente semestre italiano di presidenza del Consiglio europeo. Relazione che chiede al governo italiano di farsi promotore a Bruxelles di una serie di strumenti di contrasto alle mafie: l’ufficio del pubblico ministero europeo, ma anche il rafforzamento del quadro giuridico europeo in materia di confisca in assenza di condanna penale e il rafforzamento degli scambi di informazioni tra Stati per contrastare il narcotraffico e lo spostamento di patrimoni illeciti.
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