Gli italiani sembrano essere costantemente in bilico tra necessità economiche e difficoltà nel gestire le proprie finanze. La conseguenza? Finiscono spesso per avere debiti cospicui senza accorgersene o, quanto meno, senza averne reale contezza.
A rivelarlo è un’indagine condotta da AstraRicerche per conto di Kruk, specialista nella gestione dei crediti e dei Non-Performing Loan. Secondo lo studio, il 43% degli italiani ha più di un debito e la percentuale sale e al 50% se il numero dei debiti si riduce a uno. Viste queste cifre tutt’altro che rassicuranti, l’analisi di Kruk ha voluto approfondire gli aspetti correlati, in primis le motivazioni per cui gli italiani si indebitano.
Volendo essere quanto più possibile sintetici, la causa dell’indebitamento è un mix di necessità e impulsi. Il 36% degli intervistati ha affermato di essersi indebitato per fare un investimento, mentre il 24% per far fronte all’aumento del costo della vita. Un altro 14% ha invece dichiarato di avere attualmente dei debiti per ripagare debiti preesistenti, mentre il 13% per aiutare familiari in difficoltà economiche.
Come abbiamo già detto, però, non è solo il bisogno a fare da motore, ma anche il comportamento impulsivo: il 53% degli intervistati ha ammesso di aver fatto acquisti compulsivi senza nemmeno verificare il saldo del proprio conto corrente. E non è tutto qui, perché lo studio rivela che il comportamento economico degli italiani è anche segnato dalla scarsa attenzione alla gestione quotidiana delle proprie finanze.
Solo il 45% degli intervistati tiene traccia delle proprie entrate e uscite in modo regolare, mentre il 44% si sente incapace di affrontare una difficoltà finanziaria e il 34% non si fida delle proprie capacità di gestione del denaro. Questi numeri mettono in luce la carenza di una solida educazione finanziaria che sarebbe fondamentale per prevenire situazioni di debito e instabilità economica.
In generale, poi, la gestione dei debiti non viene affrontata con la necessaria consapevolezza: il 47% delle persone intervistate percepisce il tema del debito come un argomento imbarazzante e vergognoso, tanto che il 40% preferisce non discuterne nemmeno con amici o familiari. Questo silenzio, che nasconde una realtà di difficoltà finanziarie, si riflette anche sulla gestione quotidiana del denaro, alimentando ansie e preoccupazioni.
Sì, perché le conseguenze di un debito non sono solo economiche, ma anche psicologiche. Il 74% degli intervistati dichiara che i debiti hanno un impatto negativo sulle proprie finanze, mentre per il 62% i debiti comportano anche stress, angoscia, frustrazione e altre problematiche di natura psicologica. Questi effetti si estendono anche alla sfera sociale, con il deterioramento delle relazioni familiari che può aggravare ulteriormente la situazione. Quando si considerano gli effetti sociali, infatti, la dimensione psicologica e relazionale supera quella economica, interessando il 73% delle persone indebitate.
Un altro dato emerso dalle indagini riguarda la scarsa consapevolezza che gli italiani hanno delle implicazioni legate al debito. Il 42,5% degli intervistati non è consapevole che l’utilizzo della carta di credito comporta un debito, anche se di breve termine, e ignora le possibili conseguenze di un rimborso non puntuale. Le ripercussioni di debiti non pagati, infatti, non riguardano solo il presente, ma si riflettono a lungo termine sulla capacità di accedere a nuovi crediti, con potenziali azioni legali e il rischio di una destabilizzazione finanziaria.
La difficoltà a comprendere e gestire il denaro è particolarmente pronunciata tra i giovani. Il 47% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha almeno un debito, e molti di loro ricorrono a strumenti moderni come il microcredito. Questi giovani sono però anche i più interessati ad acquisire competenze in ambito finanziario, con il 70% che si mostra desideroso di migliorare la propria situazione e le proprie competenze.
Una maggiore consapevolezza di questo gap educativo ha portato molti a chiedere che le scuole superiori e le università introducano corsi di educazione finanziaria, con il 48% dei giovani che considera essenziale questo tipo di formazione. Secondo il 70% dei giovani, le scuole e le università dovrebbero farsi carico dell’insegnamento di competenze finanziarie di base.
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