Intel taglia più del 20% dei dipendenti: è crisi

Intel taglia più del 20% dei dipendenti: perché è crisi© Shutterstock

Intel ha intenzione di ridurre il personale: il colosso dei chip taglia oltre il 20% dei suoi oltre 108 mila dipendenti. Questo è quanto anticipato da Bloomberg e che verrà confermato dall’azienda la prossima settimana.

Si tratta dell’attuazione di un maxi-piano di licenziamenti che rientra nella strategia del nuovo Ceo, Lip bu Tan, che mira a rilanciare le attività di un gruppo che si trova ad affrontare un periodo di forte crisi, dovuta ad anni di occasioni mancate ed errori strategici.

Da cosa dipende la crisi di Intel

Una realtà difficile da digerire per un’azienda che per 25 anni consecutivi è stata il maggior produttore di semiconduttori al mondo per ricavi e che ha contribuito in maniera determinante alla creazione di ben otto computer su dieci.

Tuttavia, ha sottovalutato anche una serie di opportunità. Una fra tutte quella di sviluppare, nel 2005, un chip per il primo iPhone di Apple. Un’altra occasione mancata ha visto il sodalizio con Asml. Nel 2012, Intel ha investito 4,1 miliardi di dollari per diventare maggiore azionista dell’azienda olandese, ma ha deciso di non ordinare gli strumenti sviluppati da essa. Nel tempo ha progressivamente ridotto la quota nella società sino a portarla sotto il 3% nel 2018.

Su Asml ha puntato Tsmc, che oggi produce semiconduttori per Samsung, Nvidia e Arm ed è salita sul treno dell’AI. Nonostante durante la pandemia Intel sia riuscita a rilanciarsi, oggi taglia oltre il 20% dei dipendenti.

Questo perché, il piano di spesa lanciato dall’ex Ceo Pat Gelsinger si è rivelato troppo ambizioso. L’azienda, nel 2024, ha perso 18,8 miliardi di dollari. E gli azionisti a perdere la fiducia in Gelsinger, costretto a dicembre a rassegnare le dimissioni.

Con Lip-Bu Tan nel ruolo di nuovo amministratore delegato, prima è arrivata prima la cessione del 51% della divisione chip programmabili Altera al fondo Silverlake per più di 4,4 miliardi di dollari e ora la riduzione del personale.

L’obiettivo è semplificare la struttura di Intel, cedendo quote nelle attività considerate non cruciali, e a riportare l’azienda al centro dell’innovazione, sviluppando nuovi chip per l’intelligenza artificiale.

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