Mentre Usa e Cina sono impegnate in una lotta commerciale senza esclusione di colpi, il resto del mondo non resta a guardare. A cominciare dall’Europa. Infatti, il presidente della Commissione Eu Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe hanno appena firmato a Tokyo un accordo di libero scambio, chiudendo così nel migliore dei modi le trattative avviate nel 2013. Si tratta dell’intesa maggiore mai negoziata fra le due aree economiche, che copre un’area di libero scambio che riguarda quasi un terzo del Pil mondiale.L’accordo, che interessa ben 600 milioni di persone ed è stato denominato Jefta (Japan-Ue free trade agreeement), agevolerà l’export europeo, che già ora vale 58 miliardi in termini di beni e altri 28 miliardi per i servizi. “Una volta attuato completamente l’accordo, il Giappone avrà soppresso i dazi doganali sul 97% dei beni importati dall’Ue (in termini di linee tariffarie)”. Un calo che si tradurrà – pare – in un miliardo di risparmi all’anno.
Entrando nel dettaglio, l’accordo fra Europa e Giappone dovrebbe portare a un calo dei dazi giapponesi su molti formaggi, come Gouda e Cheddar, attualmente al 29.8% (si prevede un contingente esente da dazi per i formaggi freschi come la mozzarella). Previsto anche un abbassamento delle tariffe per il vino europeo, ora al 15%. Non solo. Le aziende europee potranno incrementare la propria quota di esportazioni di carne. Inoltre, i dazi sulle carni bovine saranno ridotti dal 38,5% al 9% nel corso di 15 anni.Al di fuori del settore alimentare, saranno ridotti i dazi sulle calzature ed eliminati quelli per sostanze chimiche, materie plastiche, cosmetici e tessile.L’intesa prevede inoltre una reciproca protezione delle indicazioni geografiche e la libera circolazione dei dati tra l’Europa e il Giappone, trattato come fosse Stato membro.
© Riproduzione riservata