Si conferma un cammino virtuoso, quello di Intesa Sanpaolo: la banca continua a rafforzare il proprio impegno verso l’imprenditoria femminile e lo mettendo a disposizione 1 miliardo di euro a livello nazionale. Un finaziamento che rientra nel programma Il tuo futuro è la nostra impresa, lanciato quest’anno dall’istituto di credito e che riserva 120 miliardi di euro a livello italiano. Una delle iniziative più rilevanti in questo ambito è il Women Value Company Intesa Sanpaolo, un riconoscimento speciale che fa parte del più ampio Premio Marisa Bellisario.
Il Women Value Company è stato istituito per celebrare l’imprenditoria femminile in Italia. Giunto alla sua ottava edizione, il premio riconosce le piccole e medie imprese che si distinguono per l’innovazione, la sostenibilità e la parità di genere: le aziende premiate sono quelle che non solo eccellono dal punto di vista economico, ma che si impegnano attivamente nella promozione dei diritti e delle opportunità per le donne.
Quest’anno, il Premio ha fatto focus in particolare sull’inclusione e sulla difesa delle diversità, con un occhio attento alla sostenibilità, alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica. Delle 100 pmi premiate, il 94% ha avviato iniziative volte a conciliare vita professionale e vita personale dei dipendenti (smart working, asili, flessibilità, mensa, permessi, agevolazioni trasporto). L’89% ha attivato iniziative volte ad incrementare il benessere dei dipendenti (premi, benefit, assistenza sanitaria, agevolazioni tempo libero e genitorialità). 37 pmi, infine, hanno già ottenuto o fatto domanda per ottenere la certificazione per la parità di genere.
Una delle peculiarità di questa edizione è stata la distribuzione geografica dei premi: sono state premiate per il 25% micro-imprese, 40% piccole imprese e per il 35% medie imprese, distribuite per il 37% nel Nord Italia, il 29% nel Centro e il 34% al Sud. Per quanto riguarda le sedi delle premiazioni, 30 imprese sono state premiate a Firenze, altre 40 a Milano, ed è prevista una futura cerimonia a Napoli, a dicembre, per premiare 30 imprese del sud Italia.
A Milano, in particolare, sono state premiate le 40 imprese vincitrici del Nord Italia e della Sardegna: un evento che ha visto il riconoscimento di diverse categorie tra cui la Mela d’Oro Media Impresa, assegnata ad Azzurra Morelli, Ceo di Pellemoda di Empoli, e la Mela d’Oro Piccola Impresa, che è andata a Stella Stefanelli, manager di Lab. Instruments di Castellana Grotte.
Durante la cerimonia sono state anche attribuite delle menzioni speciali a chi si è distinto in settori come il Made in Italy, l’innovazione e l’impegno sociale. Ovviamente, il riconoscimento non è solo un premio simbolico, ma anche un’occasione per le imprese vincitrici di accedere a un network esclusivo, che include risorse finanziarie, consulenze specializzate e visibilità mediatica.
L’obiettivo è contribuire alla crescita delle imprese premiate, migliorando le loro performance economiche, ma anche favorendo un ambiente di lavoro inclusivo, che valorizzi il contributo delle donne in ogni fase della catena produttiva. In generale, d’altronde, Il tuo futuro è la nostra impresa punta proprio ad offrire alle imprese l’accesso a finanziamenti mirati a supportare l’innovazione, la digitalizzazione, l’internazionalizzazione e la formazione.
Di fatto, questo programma non è solo un’opportunità di crescita per le imprenditrici, ma un segno tangibile dell’impegno della banca nel ridurre il gap di genere e stimolare la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro. L’Italia segna un ritardo nella partecipazione femminile al mondo del lavoro: nel 2023 il nostro Paese si collocava al penultimo posto in Europa per tasso di attività femminile (57,7%, 13 punti in meno della media UE27), meglio solo della Romania.
Con il succitato plafond di 120 miliardi di euro destinati a interventi di supporto in tutta Italia, Intesa Sanpaolo punta a creare un ecosistema favorevole per valorizzare un vero e proprio patrimonio di competenze e capacità, soprattutto in un contesto in cui molte imprese denunciano difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata: tra i giovani (25-34 anni) la percentuale di laureati è nettamente superiore per le donne (37,1% vs 24,4% per i maschi) che, tuttavia, più frequentemente degli uomini, si trovano a svolgere lavori per cui sono sovra-istruite (29,4% degli occupati donne vs. 25,4% per gli uomini).
Le risorse finanziarie destinate alle imprenditrici sono state concepite per accompagnare le imprese in tutte le fasi della loro vita, dal lancio sul mercato alla crescita e alla consolidazione. L’intera iniziativa è mirata anche a creare esempi di eccellenza imprenditoriale, contribuendo a un cambiamento culturale e sociale che pone al centro il valore del lavoro delle donne e la loro partecipazione attiva nella crescita economica del Paese.
Articolo aggiornato il 22 novembre alle ore 14.55
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