Istat: per ricerca e sviluppo spesi 20,5 miliardi nel 2012

È l’ammontare delle uscite sostenute da università, imprese e istituzioni. Rispetto al 2011 gli investimenti sono cresciuti del +3,5% a livello nominale e del +1,9% in termini reali

Per la ricerca e lo sviluppo intra-muros nel 2012 sono stati spesi 20,5 miliardi. È l’ammontare dei costi sostenute da università, istituzioni (pubbliche e private), imprese e organizzazioni non profit.

Lo afferma l’Istat, che indica, rispetto al 2011, come la spesa sia cresciuta del +3,5% in termini nominali e del +1,9% in reali. L’incidenza percentuale della spesa sulpPil, aggiornato secondo il nuovo sistema dei conti nazionali (Sec 2010) è del 1,26%, in crescita dell’1,21% rispetto al 2011,

PIÙ STATO. Gli investimenti per R & S sono in crescita nelle imprese (+2,6%) e nelle università (+1,4%), mentre è in flessione nelle isituzioni private non profit (-8,4%). Nel 2012 la spesa è cresciuta notevolmente anche nelle istituzioni pubbliche (+14,6%), per effetto di un’accurata contabilizzazione in alcuni importanti enti di ricerca.

Il numero di personale di attività di ricerca (unità equivalenti a tempo pieno) è di 240.179 unità, con un incremento del 5,3% rispetto al 2011 che investe tutti i settori: imprese (+6,8%), istituzioni pubbliche (+4,7%) e private non profit (+3,2%) e università (+3,4%). Nel 2012 il numero dei ricercatori (in termini di unità equivalenti a tempo pieno) è pari a 110.695 unità, con una crescita del 4,3% sul 2011. Anche qui la crescita è diffusa in tutti i settori: istituzioni pubbliche (+9,2%) e private non profit (+4,6%), imprese e università (+3,2%).

PUBBLICO E PRIVATO. La partecipazione del settore privato, nella spesa ricerca e sviluppo intra-muros, scende dal 58% (2011) al 57,2% (2012), mentre quella delle istituzioni pubbliche è in salita nel Nord-est (+6,6%) e nel Meridione (+4,1%), stabile invece al Centro (+0,9%) e nel Nord ovest (+0,8%).

Per il 2013, i dati di previsione prospettano una diminuzione della spesa R & S a valori correnti del -1,5% rispetto al 2012, a causa di flessioni nelle istituzioni pubbliche (-0,8%), in quelle non profit (-4,0%), nelle università (-0,8%) e nelle imprese (-1,8%). La spesa, in termini reali, dovrebbe scendere del 2,9%. Per il 2014 si prospetta una diminuzione delle uscite R & S (rispetto al 2013) dell’1,9% nelle istituzioni pubbliche e un aumento dell’1,4% nelle imprese (i dati di previsione per le università non sono disponibili).

Gli stanziamenti per ricerca e sviluppo intra-muros delle amministrazioni centrali, delle regioni e delle province autonome, 8,3 miliardi nel 2013 (previsioni iniziali di spesa) sono in flessione rispetto al dato di previsione di spesa assestato del 2012, 8,8 miliardi di euro.

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