Il made in Italy si distingue anche nel campo della oreficeria. L’Italia risulta infatti sesta nella classifica dei maggiori esportatori mondiali. In particolare, secondo un’analisi del Club degli Orafi Italia e del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2013 il fatturato dell’oreficeria italica ha toccato 6,6 miliardi di euro segnando un +7,4% rispetto al 2012. E a trainare la crescita è proprio l’export, a quota 6.048 milioni nel 2013 (+7,8%). Se si considerano solo i gioielli preziosi, il volume scende a 5,2 miliardi ma il tasso di crescita è più elevato (+8,3%). Tre i poli commerciali di riferimento: Arezzo, da cui proviene il 35% dell’export; Vicenza, che copre il 23%; Alessandria, la cui quota è del 17%. I mercati di sbocco sono soprattutto gli Emirati Arabi Uniti, dove confluiscono il 20,7% del totale delle esportazioni, seguiti da Svizzera (19%) e Stati Uniti (8,5%). Forti invece le difficoltà nell’esportare in Germania (-10%), Spagna (-13%) e Francia (-2%). Quanto invece alle importazioni, nel 2013 il volume è sceso del -5,8%, per un totale di 1,9 miliardi. Di questi, 916 milioni sono generati dai gioielli preziosi (-12,7%). Il saldo tra import-export è di 4,137 miliardi di euro.
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