La crisi riduce il carrello della spesa dei consumatori. Non solo nel biennio 2007-2009 i consumi procapite degli italiani si sono ridotti del 7,5% (dati Istat), ma da gennaio 2010 a oggi la flessione nella grande distribuzione non si è affatto interrotta. E’ quanto emerge dal rapporto su Consumi e distribuzione Coop 2010 che registra un calo nelle vendite dei prodotti di base come pasta (-2,8%), conserve di pomodoro (-2,3%) e olio di oliva (-1,7%). A trainare il calo, è la disoccupazione. Secondo l’analisi del Centro Studi, pubblicata su Affari e Finanza de La Repubblica, nelle famiglie in cui c’è un disoccupato la borsa della spesa è inferiore alla media di 330 euro al mese. Ma la tanto attesa ripresa potrebbe anche non invertire la flessione. Se il 73% degli italiani dichiara di aver modificato il proprio stile di consumo puntando al risparmio, è vero anche che il 45% di costoro ha ridotto le ferie annuali e il 44% ha diminuito i consumi alimentari. Di questi, però, circa la metà conferma che continuerà a risparmiare sulla borsa della spesa anche quando arriverà la ripresa economica.“Siamo di fonte a una polarizzazione nei consumi” spiega a La Repubblica il responsabile marketing della pasta Rummo, Antonio Rummo. “E’ un fenomeno che ci ha sorpreso – ammette – nel 2007, infatti, nonostante gli aumenti dei prezzi della pasta causati dal forte rincaro delle materie prima, i consumi hanno retto”. Parallelamente al calo nelle vendite di prodotti di base, aumentano gli acquisti di prodotti come surgelati, sughi pronti, merendine e frullati. Per Federalimentare resta alto il rischio che il cambiamento dei consumi innescato dalla crisi sia strutturale e non passeggero. Meno pessimista Francesco Mutti, a capo di un gruppo specializzato nel settore del pomodoro. Nel 2009 la Mutti, come riporta il quotidiano, ha fatturato 140 milioni di euro con un crescita del 20%. Che i consumatori siano più attenti al portafoglio è un dato di fatto ma “una riduzione del 2,3% nelle conserve a base di pomodoro nei soli punti vendita Coop potrebbe non essere significativa – sottolinea Mutti – Non dobbiamo dimenticare che il nostro settore è molto competitivo e da anni ormai la concorrenza sui prezzi è molto forte”.
I prodotti in aumento | I prodotti in calo | ||
Surgelati | +17% | Formaggi dolci | -18% |
Trattamento bucato | +15% | Pelati e pomodorini | -11% |
Pasta fresca ripiena | +12% | Torte pronte | -8% |
Piatti pronti | +12% | Olio di semi | -7% |
Affettati | +10% | Zucchero | -6% |
Grana e simili | +10% | Bevande base frutta | -6% |
Colomba | +8% | Brown (puri) | -5% |
Yogurt funzionale | +6% | Pasta di semola | -2% |
Uova di cioccolato | +4% | Merendine | -2% |
Biscotti | +3% | Latte Uht | -2% |
Variazione annua in volume, iper + supermercati; 1° semestre 2010 su ’09 – Fonte: Ufficio Studi Coop |