Concorrenza, la Ue accende la luce sui piccoli cartelli

Persino il settore dell'illuminazione auto era diventato estraneo a ogni concorrenza: smantellato il cartello, 27 milioni di multa a due società

La Ue spegne il cartello dell’illuminazione auto. Persino questo settore era divenuto nel tempo estraneo a ogni tipo di concorrenza e l’Antitrust Ue ha voluto vederci chiaro. Come è finita? Con lo stop al cartello dei produttori, ennesimo caso di accordo tra aziende nel settore delle quattro ruote. L’antitrust Ue ha multato per quasi 27 milioni Automotive Lighting e Hella. Nessun provvedimento invece per Valeo, che aveva rivelato all’authority l’accordo illegale tra le società.

LA UE SMONTA IL CARTELLO DELL’ILLUMINAZIONE AUTO

Per oltre tre anni, i produttori si sarebbero accordati per mantenere i prezzi sopra un certo livello, coordinando aumenti e condizioni di rifornimento dei pezzi di ricambio. Automotive Lighting dovrà pagare 16 milioni di euro, mentre Hella altri 10. Per entrambe, come per Valeo che avrebbe dovuto pagare oltre 30 milioni, è arrivato uno sconto nella sanzione per la collaborazione nelle indagini.

«Le tre imprese si riunivano, per lo più a livello bilaterale, in occasione di fiere commerciali, al margine delle giornate dei fornitori organizzate dai clienti ma anche al di fuori di tali eventi», scrive l’Ue. «Discutevano delle offerte per le aste e delle strategie di negoziato, scambiandosi informazioni sui negoziati con i clienti in relazione agli aumenti di prezzo e informazioni di altra natura. Inoltre, le parti avevano deciso di comune accordo di perseguire un aumento del prezzo dei pezzi di ricambio dopo la fine della produzione di massa di uno specifico modello di veicolo, decidendo anche per quanto tempo in seguito avrebbero garantito per contratto la disponibilità di tali pezzi di ricambio».

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