L’economia sommersa e illegale supera i 200 miliardi di euro in Italia

La crescita è stata trainata dall'andamento del valore aggiunto generato dalla sotto-dichiarazione, che ha segnato un aumento di 10,4 miliardi di euro

Cresce l'economia non osservata: il report dell'Istat© Shutterstock

È tutto fuorché una buona notizia: nel 2022 l’economia non osservata ha registro un aumento non indifferente in Italia, con una crescita del 9,6% rispetto all’anno precedente. Rimane purtroppo stabile anche la cifra relativa alle unità di lavoro irregolari: 2 milioni e 986 mila, senza alcun accenno a diminuire. A dirlo è il report Economia non osservata nei conti nazionali – Anni 2019-2022 dell’Istat, che cerca di sbrogliare la matassa di un ambito molto difficile, che comprende tutte le attività produttive di mercato che sfuggono all’osservazione diretta e che comprende, essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale.

Elaborato sulla base della revisione generale dei Conti Nazionali rilasciata nel mese di settembre del 2024, il report mostra che l’economia non osservata cresce in linea con il Pil. Nel corso del 2022  il valore aggiunto generato dalla somma di economia sommersa e attività illegali, si è attestato a 201,6 miliardi di euro (segnando la già citata crescita del 9,6% rispetto all’anno precedente).

Secondo i dati Istat, la crescita di queste cifre è stata trainata dall’andamento del valore aggiunto generato dalla sotto-dichiarazione, che ha segnato un aumento di 10,4 miliardi di euro (+11,5%) rispetto al 2021. Sembra essere invece più contenuto l’incremento del valore aggiunto connesso all’impiego di lavoro irregolare (+3,7 miliardi di euro, pari a +5,6% rispetto al 2021) e dalle attività illegali (+1,2 miliardi di euro, con un incremento del 6,7%).

Volendola spiegare in termini più semplici, le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dalle cifre che vengono nascoste per mezzo di dichiarazioni intenzionalmente errate sia del fatturato che dei costi e da quelle generate dal lavoro in nero. A queste due componenti si aggiungono anche gli affitti non regolamentati, le mance e, naturalmente, le attività fuorilegge come la produzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di tabacco.

E, a proposito delle attività illegali, proprio queste ultime hanno raggiunto i 19,8 miliardi di euro, crescendo di 1,2 miliardi rispetto al 2021 e rendendo più evidente il trend in aumento da diverso tempo. Il sommerso cresce anche nei comparti dell’istruzione, della sanità e della assistenza sociale (+0,5 punti percentuali) e il sotto-dichiarato è più significativo per commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (11,2% del totale del valore aggiunto del settore).

Diminuisce, invece, nell’agricoltura (-1,0 punti percentuali), ma anche nelle costruzioni (-0,8) e nlla produzione di beni alimentari e di consumo (-0,6) e altri servizi alla persona (-0,5).

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