Leonardo-Rheinmetall: al via la joint venture italo-tedesca sui carri armati

Presentata a Roma la joint venture paritetica che, con base nella Capitale, avrà sede operativa a La Spezia. Il 60% delle attività verranno sviluppate nel nostro Paese

Leonardo-Rheinmetall: al via la joint venture italo-tedesca sui carri armatiDa sinistra, Armin Papperger, Ceo di Rheinmetall, e Roberto Cingolani, Ceo di Leonardo

Al via la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, una partnership che punta a sviluppare ulteriormente il settore italiano della Difesa. Le due società, che hanno presentato oggi la joint venture, avevano già firmato un Memorandum of Understanding (MoU) all’inizio di luglio 2024. Nonostante questo, l’anticipazione della conferenza stampa tra Leonardo e Rheinmetall ha fatto volare in Borsa il titolo del gruppo guidato dall’amministratore Roberto Cingolani.

Leonardo e Rheinmetall: i dettagli della joint venture

Rheinmetall e Leonardo saranno azionisti paritari (50% ciascuno) della nuova società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (Lrmv), che avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia. Il perfezionamento degli accordi e la costituzione della società, si precisa in una nota congiunta dei due gruppi, sono attesi entro il primo trimestre 2025 e sono soggetti alle usuali autorizzazioni regolamentari per operazioni di questa natura.

Obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (Mbt) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (Aics) nell’ambito del programma per i sistemi terrestri dell’Esercito Italiano. Entrambe le società si aspettano inoltre che i loro prodotti congiunti offrano ampie opportunità di vendita sui mercati internazionali. Il valore della collaborazione potrebbe superare quota 22 miliardi di euro in un arco di tempo lungo fino a 15 anni.

“Si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise”, ha commentato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, parlando della nuova joint venture con Rheinmetall.

Per la joint venture è stata concordata una ripartizione del lavoro 50:50, con il 60% delle attività da svolgere in Italia, incluso integrazione, test di omologazione, attività di consegna e supporto logistico. Nell’ambito dei programmi Mbt e Aics, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione delle armi saranno sviluppati e prodotti da Leonardo secondo i requisiti del cliente italiano. Rheinmetall ha già una vasta presenza in Italia operando con tre marchi e con un totale di circa 1.500 dipendenti in cinque siti in Italia per circa 1 miliardo di euro di vendite.

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