L’Europa investe 200 miliardi di euro nell’AI

Ue investe 200 miliardi nell’AI: competizione con Cina e Stati Uniti© Shutterstock

L’Ue vuole investire nell’AI, lo rende noto la Commissione europea che parla di  un fondo comunitario del valore di 20 miliardi per promuovere la ricerca e l’innovazione nel settore dell’intelligenza artificiale, un mercato in espansione e molto delicato da gestire. L’obiettivo è arrivare a un totale di 200 miliardi di euro e di competere con gli Stati Uniti e la Cina.

“Vogliamo che l’Europa sia uno dei continenti leader nell’intelligenza artificiale”, ha affermato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, «troppo spesso sento dire che l’Europa è in ritardo nella corsa, mentre gli Stati Uniti e la Cina sono già avanti. Non sono d’accordo. Perché la corsa all’intelligenza artificiale è tutt’altro che finita. La verità è che siamo solo all’inizio. La frontiera è in costante movimento”.

Il piano della Commissione europea

Il primo passo, con il fondo comunitario, è la costruzione di quattro giga-stabilimenti specializzati nell’intelligenza artificiale che mirano a essere “il più grande partenariato pubblico-privato del mondo nel campo dell’intelligenza artificiale”  in modo tale che “tutte le aziende, non solo le più grandi, possano accedere alla potenza di calcolo su larga scala e costruire il futuro”, si legge nella nota della Commissione europea.

Ursula von der Leyen si è mostrata entusiasta circa le possibilità di un tale investimento, ma ha anche sottolineato i pericoli sociali e politici che un’arma come l’intelligenza artificiale può rappresentare. Inoltre ha spiegato quanto sia importante una maggiore implementazione di questo strumento nel settore industriale, attraverso “applicazioni complesse”. L’Ue, con l’investimento di 200 miliardi di euro nell’AI vuole avere un ruolo di cooperativa che si serve delle “fonti aperte”.

“L’AI ha bisogno di competizione, ma anche di collaborazione. E l’AI ha bisogno della fiducia delle persone e deve essere sicura”, ha aggiunto von der Leyen, “questo è lo scopo dell’AI Act: fornire un unico insieme di regole di sicurezza in tutta l’Unione Europea (450 milioni di persone), invece di 27 diverse normative nazionali. E la sicurezza è nell’interesse del business. Allo stesso tempo, lo so, dobbiamo semplificare, dobbiamo tagliare la burocrazia. E lo faremo. Infine, la potenza di calcolo richiede un capitale finanziario sostanziale immediato. Sia dal settore pubblico che da quello privato. In questo contesto, accolgo con favore l’iniziativa European AI Champions, che promette 150 miliardi di euro da fornitori, investitori e industria”.

In questo scenario è coinvolta la Banca europea degli investimenti, con la presedente Nadia Calviño in prima linea. “Insieme alla Commissione europea, il Gruppo BEI sta intensificando il sostegno all’intelligenza artificiale, un fattore chiave per l’innovazione e la produttività in Europa”, ha concluso Ursula von der Leyen.

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