Per il momento si tratta soltanto di voci, ma anche un sussurro può fare la differenza con protagonisti di alto livello. Lvmh, colosso francese del lusso guidato da Bernard Arnault, sarebbe interessato agli yacht Riva, dal 2000 nel portafoglio del Gruppo Ferretti.
Le voci di interesse da parte di Lvmh hanno spinto in rialzo Ferretti a Piazza Affari: il titolo ha registrato un aumento fino al 5,3% e ha toccato i 2,8 euro per azione, chiudendo a 2,76.
Secondo le indiscrezioni, Lvmh avrebbe avuto dei contatti preliminari con gli azionisti cinesi e italiani di Ferretti, finalizzati a sondare la possibilità di un’acquisizione. Il marchio di yacht Riva è da anni sinonimo di lusso assoluto, grazie a imbarcazioni sempre più innovative, dal design invidiabile e altamente sicure.
L’acquisizione sarebbe anche un passo importante per il colosso di Bernard Arnault. Dopo aver investito in orologi, gioielli, cosmetici, pelletteria, moda (è da poco entrato anche nella holding che controlla Moncler) e vini, la società accrescerebbe la propria presenza nel mercato di fascia altissima.
La nautica è di certo un settore interessante, che espanderebbe l’ecosistema del lusso di Lvmh, e gli analisti di Intermonte ipotizzano che l’eventuale integrazione di Riva nel portafoglio Lvmh consentirebbe a quest’ultima di sfruttare sinergie significative nel settore alto di gamma, dando così un valore aggiunto all’intero gruppo.
Se concretizzata, in effetti, l’operazione si inserirebbe in una coerentissima strategia di ampliamento di Lmvh verso segmenti esclusivi che mantengono il target alto-spendente. Restano però alcuni interrogativi su come altri marchi di Ferretti, tra cui le linee di yacht di medie dimensioni e persino i pattugliatori militari, si adattino a questa struttura.
Si pensa, per il momento, che Lvmh potrebbe voler valorizzare selettivamente alcuni brand e poi disinvestire quelli meno coerenti con il proprio core business. L’acquisizione potrebbe dunque comportare una fase di ristrutturazione e segmentazione del portafoglio marchi Ferretti, con una forte valorizzazione di Riva.
Il momento è sicuramente propizio: attualmente, la quota maggioritaria di Ferretti è detenuta dal gruppo cinese Weichai, che possiede il 37,54% del capitale e che in passato si è mostrato aperto a cessioni strategiche. Gli altri azionisti includono la Valea Foundation (13,06%), Danilo Iervolino (5,22%) e Piero Ferrari (4,56%).
Di recente, le divergenze tra il ceo di Ferretti Alberto Galassi e il gruppo Weichai hanno alimentato ulteriormente le speculazioni su un potenziale cambio di proprietà, complice il ritiro di una proposta di buyback che ha portato a un intervento del governo italiano per verificare la posizione di Ferretti in base alla normativa del Golden Power.
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