Mango accelera e mette nel mirino l’obiettivo dei 4 miliardi di euro di fatturato entro il 2026. Dopo un 2024 da record, in cui ha raggiunto ricavi per 3,34 miliardi di euro, in crescita del 7,6% sul 2023, il colosso catalano del fashion conferma la validità della propria strategia e rilancia sul futuro.
Non solo fatturato: i numeri di Mango
L’utile netto ha toccato 219 milioni di euro, con un incremento del 27%, trainato da un modello di business solido e dall’espansione internazionale. L’azienda, guidata dal Ceo Toni Ruiz, continua a sfidare la concorrenza dei marchi low cost, come Shein, puntando su una combinazione vincente tra retail fisico e digitale. Nel 2024, le vendite online hanno generato quasi 1,1 miliardi di euro, rappresentando un terzo del fatturato totale. La rete di negozi è stata rafforzata con 260 nuove aperture, consolidando la presenza globale del brand. Oggi, l’export pesa per il 78% delle vendite, con Spagna, Francia, Turchia, Germania e Stati Uniti tra i mercati più forti.
La corsa di Mango passa anche dagli investimenti. Il gruppo ha destinato 219 milioni di euro alla crescita della rete retail, all’innovazione tecnologica e alla logistica, segnando l’anno con il più alto tasso di investimenti della sua storia. Una parte significativa delle risorse è stata canalizzata nel nuovo Campus Mango, hub strategico per la gestione dell’espansione futura. Ruiz sottolinea l’importanza di una strategia omnicanale, con 2.850 punti vendita attivi in 120 mercati, e punta sulla crescita delle linee Man e Kids & Teen, mentre il segmento Woman, che pesa per il 79% del fatturato, resta il pilastro dell’azienda.
Sostenibilità e risorse umane al centro della strategia
Parallelamente all’espansione commerciale, Mango accelera sul fronte della sostenibilità. L’obiettivo è arrivare al 100% di fibre a basso impatto ambientale entro il 2030, un traguardo già avviato con il 72% attuale, di cui il 25% riciclato. Nel 2024 è stato introdotto il cotone rigenerativo, mentre un terzo delle collezioni è stato progettato secondo criteri eco-friendly. Sul piano delle risorse umane, il gruppo ha ampliato l’organico con 900 nuove assunzioni, portando il totale a 16.400 dipendenti. Ha inoltre investito 500 mila ore in formazione e promosso internamente oltre 800 collaboratori, confermandosi tra le migliori aziende in cui lavorare.
Per Ruiz, l’azienda è «nel momento migliore della sua storia» e continuerà a investire su innovazione, espansione e sostenibilità. «Le pagine più belle della nostra storia devono ancora essere scritte», ha dichiarato il Ceo.
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