Microsoft è fra i potenziali acquirenti di TikTok negli Usa

A confermare l'interesse del colosso di Redmond è stato il Presidente Donald Trump

Microsoft è fra i potenziali acquirenti di TikTok negli Usa© Shutterstock

Proseguono le trattative e i provvedimenti per cercare di “salvare” TikTok negli Stati Uniti e si apre uno scenario più che interessante: ad acquistare le operazioni dell’app cinese potrebbe essere nientemeno che Microsoft.

Negli ultimi giorni diverse fonti, da Bloomberg a Reuters, hanno riportato che la compagnia di Redmond è in trattative per acquisire la piattaforma social, che conta circa 170 milioni di utenti nel paese. La conferma però è arrivata proprio dal neoeletto Presidente Donald Trump, che sta provando a evitare il ban da lui stesso voluto nel corso del primo mandato.

Per la precisione, durante uno dei suoi interventi, Trump è stato interrogato proprio sulle sorti di TikTok e gli è stata posta una domanda diretta sull’interessamento da parte di Microsoft, che lui ha confermato. Certo, l’interesse di Microsoft non è del tutto inaspettato: il colosso era già stato in corsa per TikTok nel 2020, quando per la prima volta l’amministrazione Trump invitò ByteDance, la società madre cinese, a vendere la sua divisione americana.

Sì, perché appunto nel 2020, Trump avviò una serie di azioni da parte delle autorità americane nei confronti dell’app, accusata di raccogliere dati sensibili degli utenti e di potenziale influenza da parte del governo cinese.  La sua amministrazione aveva firmato un ordine esecutivo, imponendo a ByteDance la vendita di TikTok negli Stati Uniti entro un determinato periodo, pena il divieto totale della piattaforma.

Trump ha continuato a esercitare pressioni anche dopo aver lasciato la Casa Bianca, con l’obiettivo di trovare una soluzione che permettesse a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti sotto il controllo di un soggetto americano.  Di recente, il Presidente ha firmato un ordine esecutivo che rinvia il ban di 75 giorni, concedendo più tempo per trovare una soluzione.

Tornando alle sue dichiarazioni, il tycoon ha precisato che, oltre a Microsoft, anche altri nomi di spicco sono emersi come potenziali acquirenti. Non ha fatto un elenco, ma pare che tra questi ci sia Oracle, che aveva cercato di acquisire la piattaforma sempre nel 2020. Altre voci avevano sottolineato l’interesse di Elon Musk (poi però smentito), di Amazon e del magnate Frank McCourt, proprietario della società Project Liberty, oltre che dell’investitore Kevin O’Leary.

Una cosa è certa: entro 75 giorni dovranno essere prese decisioni definitive sul futuro dell’app, che rischia di vedere la sua attività negli Stati Uniti ridimensionata o, peggio, fermata, se non verrà venduta a una controparte americana. Il countdown è iniziato.

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