Moda italiana: ricavi in calo del 5,3%, ma l’export vola a 90 miliardi

Moda italiana: ricavi in calo del 5,3%, ma l'export vola a 90 miliardiUna sfilata di Salvatore Ferragamo alla Milano Fashion WeekPhoto by Jonas Gustavsson for The Washington Post via Getty Images

I ricavi della moda italiana calano del 5,3% nel 2024, mentre l’export cresce a 90 miliardi di euro. È quanto emerge dai Fashion economic trends presentati dalla Camera nazionale della moda italiana (Cnmi), che analizzano l’andamento del settore, includendo gioielli, occhiali e beauty.

Nel complesso, i ricavi scendono appena sotto i 96 miliardi di euro, con un calo più marcato nei primi nove mesi dell’anno (-6,5%). Il segmento abbigliamento e accessori registra una contrazione dell’8% nel secondo e terzo trimestre, mentre gioielli e occhiali mostrano un timido +3,8%, pur evidenziando segnali di rallentamento. “Il fatturato del settore va peggio del previsto. Considerando l’aumento dei prezzi degli ultimi anni, il calo in termini di volume è ancora più elevato”, ha dichiarato Carlo Capasa, presidente di Cnmi, durante la presentazione della settimana della moda maschile di gennaio 2025.

Nonostante il contesto sfavorevole, l’export del settore si distingue, raggiungendo i 90 miliardi di euro (+2% su base annua). Tuttavia, le previsioni di settembre speravano in una crescita del 5,5%. Matteo Zoppas, presidente di Ice, ha commentato: “Il fashion, nonostante una fase di rallentamento, continua a trainare l’export italiano, con il menswear che segna 5,5 miliardi, in crescita del 2,7% nei primi sette mesi del 2024”.

Capasa ha poi evidenziato come le difficoltà geopolitiche e la flessione dei consumi in Italia, anche a causa dell’assenza di turisti cinesi, abbiano pesato sul comparto. “Le aziende devono concentrarsi sui prodotti di fascia entry price e puntare sulla creatività, che rimane il motore del settore”, ha sottolineato. Sul fronte delle misure di sostegno, è stato approvato un emendamento al Dl Pnrr che stanzia 36,8 milioni di euro, con ulteriori fondi per 3,6 milioni, per estendere la cassa integrazione nella moda fino al 31 gennaio 2025. “C’è una crescita all’orizzonte, con i consumatori del lusso che saliranno a 500 milioni, ma ora dobbiamo tutelare la filiera”, ha concluso Capasa.

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