Italia-Cina, un rapporto virtuoso. «Secondo i nostri calcoli nel primo semestre l’Italia è stato il primo Paese europeo per investimenti cinesi», afferma il presidente dell’Istituto per il Commercio con l’estero (Ice), Riccardo Monti durante il Forum pmi per gli investimenti e il commercio tra Italia e Cina. Oltre a ricordare le quote acquistate in Ansaldo, Snam, Ferragamo e Ferretti, il n.1 dell’Ice ha sottolineato i dati reali dell’interscambio tra i due Paesi «in aumento del 7-8%»: «Ma nei prossimi mesi per la frenata dell’economia ci aspettiamo un rallentamento», conclude Monti, «anche se l’Italia è meno presente e meno esposta di Francia e Germania».
«I dati parlano di una crescita del 7% nel semestre, quindi sarei cauta nel definirli rallentamenti», ricorda a tutti il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, «piuttosto c’è un fenomeno fisiologico, più che rallentamento lo definirei un aggiustamento rispetto a dei momenti in cui in dei momenti la crescita era stata oltre le aspettative e dettata da fenomeni come bolle o legati alla speculazione. La Cina sta facendo delle riforme importanti, sta consolidando e stabilizzando una serie di aspetti molto importanti che danno stabilità alla crescita, come stiamo facendo noi in Italia».
«Dobbiamo fare di più perché se guardiamo alle potenzialità del mercato cinese e naturalmente anche alle capacità delle nostre pmi non possiamo dirci soddisfatti», ha concluso il ministro Guidi. “Abbiamo fatto tanto, stiamo lavorando ma appunto ci sono delle potenzialità incredibili: ilmio ruolo, il nostro ruolo come istituzioni è quello di sostenere e facilitare il più possibile questi momenti di incontro, poi i veri attori, il vero motore di tutte le operazioni sono loro, sono gli imprenditori, sia quelli italiani che quelli cinesi».
© Riproduzione riservata
