Mundys continua a guardare oltre i confini italiani. Dopo una recente operazione in Francia, il gruppo infrastrutturale della famiglia Benetton ha conquistato una nuova concessione in Cile: 182 chilometri della Ruta 5, l’arteria principale che collega il nord e il sud del Paese. Un affare strategico, che si traduce in un investimento iniziale di 700 milioni di euro per l’ammodernamento e l’espansione della rete.
Cile mercato sempre più strategico per Mundys
Il Cile è ormai il terzo mercato per redditività nel bilancio di Mundys, con circa un miliardo di margine operativo lordo. Il primo resta la Francia (27%), seguita dall’Italia (20%). Un ruolo chiave è giocato da Costanera, controllata del gruppo, che gestisce già una parte rilevante delle infrastrutture viarie cilene. Oggi la nuova concessione genera 50 milioni di fatturato annuo e un Ebitda di 20 milioni, numeri destinati a crescere con i nuovi investimenti. La concessione durerà 43 anni, permettendo a Mundys di consolidare la sua posizione in un’area ad alto traffico turistico e commerciale.
L’aggiudicazione è arrivata dopo un testa a testa con la colombiana Isa. Il bando di gara premiava l’azienda in grado di offrire lo sconto maggiore sui pedaggi rispetto alla base d’asta stabilita dallo Stato cileno. Mundys ha vinto proponendo un ribasso del 30%, puntando sulla capacità di gestione efficiente della rete. Un’operazione che si inserisce in una strategia di crescita internazionale sempre più mirata. Solo una settimana fa, Abertis, il braccio europeo di Mundys per le infrastrutture autostradali, ha acquisito il 51,2% dell’A63 in Francia, il corridoio che collega Bordeaux alla Spagna. Due mosse in pochi giorni che confermano la direzione chiara del gruppo: rafforzare la presenza estera e consolidare il ruolo di player globale nel settore delle infrastrutture.
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