Nessuna tassa su smartphone e tablet

Il Ministero precisa che sull’equo compenso non è stata presa ancora nessuna decisione e gli aumenti indicati dalla stampa sono privi di fondamento

Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha emesso un comunicato con il quale risponde alle notizie di stampa che parlavano di una nuova tassa sui telefonini in arrivo nei prossimi giorni.Il Ministero precisa che “non è prevista nessuna tassa su smartphone e tablet e le ipotetiche tariffe pubblicate in merito agli aumenti di costo sono infondate”. La norma a cui hanno fatto riferimento gli organi di stampa è quella relativa all’equo compenso per i produttori di contenuti, regolata attraverso decreto ministeriale, in attuazione di una norma vincolante europea che impone rinnovi triennali. “Il precedente decreto del 2009”, si legge ancora nella nota ufficiale”, è già scaduto e il ministro, Massimo Bray, sta lavorando a una soluzione condivisa, nel rispetto e nella difesa del valore del diritto d’autore, ascoltando tutte le categorie interessate per raggiungere una decisione equilibrata nell’interesse degli autori, dei produttori di smartphone e tablet e, soprattutto, dei cittadini fruitori degli stessi”. Nei giorni scorsi molti giornali avevano appunto fatto riferimento a una nuova tassa che stava per abbattersi su smartphone, tablet e computer. Ma anche su chiavette Usb, hard-disk esterni, Tv con funzione di registratore e decoder. In pratica su tutti i prodotti tecnologici in grado di conservare e riprodurre contenuti di intrattenimento come musica e film. Lo scopo dell’equo compenso è di riconoscere agli autori, o ai detentori dei diritti su un’opera, una compensazione a fronte della realizzazione di una copia privata, quella che ciascuno di noi fa quando trasferisce, per esempio, un file musicale da un Dvd a un lettore Mp3. Nei giorni scorsi si è fatto riferimento ad aumenti significativi della tassa, anche di quattro volte rispetto ai valori attuali. Aumenti che sommati all’Iva del 22% avrebbero finito per gravare pesantemente soprattutto sui prodotti di fascia più bassa. Il comunicato del Ministero sembra smentire questi timori. Non ci resta che aspettare le decisioni del ministro Bray.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata