Prelievo del 19% sui guadagni futuri all’estero per le aziende americane e una tassa invece obbligatoria al 14% sui profitti offshore (circa duemila miliardi). Così il presidente Usa Barack Obama “accontenterà” le aziende, secondo Bloomberg.
Il problema è che le aliquote riportate dalla indiscrezioni sono molto più alte di quelle attese. Le imprese chiedevano infatti un sistema con un’aliquota marginale di imposta più bassa e con i guadagni futuri realizzati all’estero soggetti a un piccola tassa in più se fatti rientrare.
Le aziende che hanno spostato di giurisdizione di profitti – ad esempio in Irlanda – pagano meno del 10% sui guadagni all’estero. Con i nuovi fondi, Obama vorrebbe finanziare un programma di costruzione di strade, ponti e altri progetti infrastrutturali.
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