Nel 2024, il settore dell’orologeria svizzera ha registrato una contrazione del 2,8% nel valore delle esportazioni, interrompendo un trend di crescita triennale. Tuttavia, l’analisi del mercato analizzato dall’annuale report di Morgan Stanley e LuxeConsult evidenzia una performance eccezionale del segmento di alta gamma: i modelli con un prezzo superiore ai 50 mila franchi svizzeri (circa 53 mila euro) hanno visto un incremento dell’84%.
I principali attori del settore, Rolex, Cartier, Omega e Patek Philippe, continuano a consolidare la propria posizione, detenendo oltre il 52% delle entrate complessive.
Il report di Morgan Stanley e LuxeConsult offre un quadro dettagliato sulle dinamiche di settore, enfatizzando in particolare l’impatto della riduzione delle esportazioni verso la Cina (-23% a valore) e sul rafforzamento del mercato negli Stati Uniti (+4%).
Si conferma il fenomeno della polarizzazione del mercato, con i marchi indipendenti di fascia alta che acquisiscono quote, mentre gruppi del lusso come Lvmh, Richemont e Swatch Group registrano un calo della propria incidenza.
Orologeria svizzera: chi ha performato meglio nel 2024
Rolex, leader indiscusso, ha generato un fatturato stimato in 10,5 miliardi di franchi svizzeri, con 1,17 milioni di unità vendute. Seguono Cartier (3,18 miliardi, 680 mila orologi), Omega (2,39 miliardi, 505 mila unità), Audemars Piguet (2,38 miliardi, 51 mila orologi) e Patek Philippe (2,3 miliardi, 72 mila unità).
Il segmento degli orologi ultra-lusso, pur rappresentando solo l’1,2% del volume totale, contribuisce per il 33,5% al valore complessivo delle esportazioni. I cosiddetti big four indipendenti – Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet e Richard Mille – hanno rafforzato la propria posizione raggiungendo una quota di mercato aggregata del 47%.
Anche Richard Mille (1,5 miliardi) e Longines (1,12 miliardi) rientrano nel ristretto gruppo di marchi con fatturato superiore al miliardo di franchi svizzeri.
Nel panorama competitivo, alcuni marchi come Tag Heuer, Bulgari e Van Cleef & Arpels hanno registrato un incremento della loro quota di mercato, mentre altri hanno subito una flessione significativa. Longines, Breguet, Hublot e Tudor hanno registrato un calo delle vendite superiore al 20% rispetto all’anno precedente.
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