Parchi divertimento in Italia: il 2023 è stato il miglior anno di sempre

Parchi divertimento in Italia: il 2023 è stato il miglior anno di sempre© Shutterstock

Il 2023 è stato un anno record per i parchi divertimento italiani: a confermarlo è l’ultimo Report Siae che evidenzia il costante miglioramento del comparto, composto da circa 250 strutture tra parchi a tema, faunistici, acquatici e avventura, rappresentati dall’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Federturismo Confindustria.

Dopo un drastico calo durante la pandemia, il settore ha visto una ripresa significativa già nel 2021, che si è ulteriormente intensificata nel 2022, fino a superare nel 2023 i livelli del 2019, a dimostrazione di un reale aumento dell’interesse e della propensione all’acquisto da parte dei consumatori nei confronti dell’offerta di intrattenimento dei parchi.

A salire sono stati tutti i principali indicatori monitorati da Siae: il fatturato dalla vendita di biglietti (+11% sul 2022), pari a circa 348 milioni di euro, e le presenze (+6,39%), con oltre 19,6 milioni di visitatori.

Le strutture del Nord Italia dominano il mercato con un volume di incassi da biglietteria di quasi 270 milioni di euro. Leader si conferma nuovamente il Veneto, che registra un quarto delle presenze e oltre 143 milioni di incassi al botteghino; seguono Emilia Romagna e una Lombardia in crescita. Da segnalare la performance del Centro Italia, in particolare del Lazio, Regione che, da sola, registra il 13,8% dei visitatori nazionali, con un più che significativo +30,3% sugli incassi da biglietteria rispetto al 2022. Sostanziale tenuta per Sud e Isole che rappresentano, rispettivamente, l’8,8% e il 5,4% del totale nazionale.

I driver della crescita

Da segnalare, in particolare, la crescita della spesa media per ospite che si attesta a +4,2% sul 2022 (+30% sul 2019). Il dato, di gran lunga superiore rispetto ad altri settori dello spettacolo e dello sport, riflette in parte l’andamento dei prezzi, che sono cresciuti in media del 5%. La scelta di contenere gli incrementi al di sotto dell’inflazione, si è rivelata premiante.

Tra i driver della crescita c’è l’incremento dell’offerta, calcolata in giorni di apertura, che nel 2023 sono aumentati del 14% rispetto al 2022 (+20% sul 2019).

Emblematico a questo proposito è il caso dei parchi a tema, che da tempo hanno presidiato con successo periodi come l’autunno, le festività di Natale e, più di recente, Carnevale, moltiplicando le giornate di attività; anche i parchi acquatici in alcuni casi riescono a superare i canonici tre mesi estivi puntando su spettacoli, tematizzazione e aumento dei servizi a disposizione degli ospiti, con particolare riferimento al benessere.

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