Il governo potrebbe rivedere la propria strategia sugli esodati. A ventilarlo è lo stesso ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ospite alla trasmissione Coffe Break di La7: «Abbiamo più soldi che esodati», chiosa. «Sono stati stanziati 12 miliardi di euro, probabilmente più del necessario. I risparmi possiamo darli a chi ne ha davvero bisogno».
Com’è noto gli esodati sono tutti quei lavori che, avendo avuto la propria impresa in crisi o per effetto di alcuni accordi aziendali, hanno deciso di uscire anticipatamente dal lavoro prima del 2012, certi di andare, da lì a poco, in pensione. Invece, sono rimasti bloccati dallo scalone della riforma Fornero, restando privi sia dello stipendio che della pensione.
Il sospetto del governo, però, è che i fondi destinati agli esodati siano andati a persone che tali non sono. «Abbiamo risolto la situazione di 170 mila esodati circa, ne manca ancora un pezzetto e il Senato sta facendo la verifica puntuale, perché sono diventati esodati anche quelli che non lo sono», dichiara Poletti. «Non è esodato chi sta lavorando e la legge Fornero gli ha cambiato le carte per andare in pensione, allungandogli i tempi».
Stando ai dati Inps del 23 gennaio 2015, su un bacino potenziale di 170 mila salvaguardati, le certificazioni concesse ammontano a 97.996, mentre le pensioni in pagamento a 64.077 unità. Le cifre sarebbero però giudicate errate dai sindacati.
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