Pirelli archivia il 2024 con risultati superiori alle previsioni. Il Gruppo ha registrato ricavi per 6,7 miliardi di euro, in aumento dell’1,9%, e un utile operativo di 1,06 miliardi, in crescita del 5,9%. Il flusso di cassa ante dividendi è stato positivo per 534 milioni, oltre i target fissati, mentre l’utile netto ha raggiunto i 501 milioni (+1%).
A trainare i risultati è stato il segmento High Value, che rappresenta il 76% dei ricavi totali, con volumi Car in aumento del 2%, il doppio rispetto al mercato. Il piano di efficienze ha garantito risparmi per 143,2 milioni di euro, mentre la saturazione degli impianti si è attestata all’86%, con un picco del 95% per l’High Value. Prosegue anche la strategia di decarbonizzazione attraverso l’uso di energie rinnovabili. Nel quarto trimestre, i ricavi sono cresciuti del 6,6% a 1,58 miliardi, mentre l’utile netto ha registrato un incremento del 53,1% a 130 milioni.
Pirelli e la strategia per il 2025
Guardando al 2025, Pirelli prevede ricavi tra 6,8 e 7 miliardi, volumi in crescita fino al 2% e un miglioramento del price/mix trainato dall’High Value. Il margine operativo rettificato è atteso al 16%, sostenuto da nuove efficienze stimate in 150 milioni. La generazione di cassa ante dividendi dovrebbe attestarsi tra 550 e 570 milioni, con investimenti previsti per 420 milioni.
L’incognita maggiore resta l’eventuale introduzione di dazi negli Stati Uniti, uno scenario che Pirelli monitora attentamente. Il gruppo sta già definendo un piano di mitigazione per proteggere gli obiettivi finanziari e di riduzione del debito. Il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera ha inoltre annunciato la possibilità di «significativi investimenti negli Stati Uniti per aumentare la capacità produttiva», puntando su tecnologia, innovazione e prodotti eco-safety per rafforzare il brand.
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