La cittadina di Portofino si conferma anche nel 2023 il Comune più ricco d’Italia. Il celebre borgo ligure, noto per il turismo di lusso, gli yacht esclusivi e le ville affacciate sul mare, ha registrato un reddito medio lordo pro capite di 94.505 euro, decisamente il più elevato del nostro Paese. Un primato a cui ha contribuito in modo decisivo il trasferimento della residenza — e quindi della tassazione — di Pier Silvio Berlusconi e della sua compagna Silvia Toffanin.
Alle spalle di Portofino, in seconda posizione, si colloca Lajatico, in provincia di Pisa, con un reddito medio di 61.980 euro. Anche qui, come evidenziato in un articolo del Corriere della Sera, la presenza di un residente illustre come il cantante Andrea Bocelli incide in maniera significativa sul dato medio. Terza in classifica è Basiglio (Milano), con 50.807 euro pro capite: il Comune ospita il noto quartiere di Milano 3 ed è storicamente legato alla famiglia Doris, fondatrice di Banca Mediolanum.
La top ten prosegue con Solonghello (47.801 euro), piccolo centro piemontese con meno di 200 abitanti, dove secondo il sindaco Mario Auritano “il boom è dovuto anche agli investimenti stranieri”; seguono Cusago (41.987), Torre d’Isola (40.682), Segrate (39.001), Milano (38.989), Pino Torinese (38.917) e Arese (38.787). Roma, con un reddito medio di 30.173 euro, non compare nemmeno tra le prime venti posizioni.
In Italia un reddito medio di 24.830 euro
Le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2024, relative all’anno d’imposta 2023, parlano chiaro: oltre 42,5 milioni di contribuenti hanno dichiarato complessivamente 1.027,7 miliardi di euro, con una crescita del 5,9% rispetto al 2022. Il reddito medio ha raggiunto i 24.830 euro (+5%). Ma dietro ai dati in aumento si nascondono forti squilibri: il 78% dei contribuenti, con redditi fino a 35.000 euro, ha versato appena il 36% dell’imposta netta. Il restante 64% è stato dichiarato da chi supera questa soglia. Ancora più marcato il contributo dello 0,2% con redditi oltre i 300.000 euro, che ha dichiarato il 7,1% del totale. A livello regionale, la mappa dei redditi conferma le disuguaglianze territoriali: in testa la Lombardia con una media di 29.120 euro, seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (28.780) e dall’Emilia-Romagna (27.080). In coda restano Puglia (19.600), Molise (19.570) e Calabria (18.230).
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