«Prorogate il bonus Mobili»

È stata generata una spesa di 1,9 miliardi di euro. Forti di questi numeri, i protagonisti della filiera chiedono nuove detrazioni

Tra il 2013 e il 2014 sono stati 375 mila i contribuenti che hanno usufruito del bonus Mobili ed Elettrodomestici, generando una spesa di 1,9 miliardi di euro e un gettito Iva aggiuntivo di 360 milioni di euro.

Questi sono i dati emersi dalle elaborazioni delle dichiarazioni dei redditi 730 effettuate dai Caf Cisl, Cgil, Uil e Caf 50&Più. Trovano così conferma oggettiva le dichiarazioni sulla positività del bonus più volte rimarcati da tutti gli attori della filiera: FederlegnoArredo, Federmobili, Angaisa e i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.

La detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici ha permesso infatti «di favorire la lotta alla disoccupazione, di sostenere un settore cruciale del made in Italy, garantendo allo Stato un consistente e immediato gettito Iva». Per questo è unanime la richiesta che la detrazione venga rinnovata anche nel 2015.

OCCUPAZIONE SALVA. Lo ribadisce Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo: «L’introduzione nel 2013 del bonus Mobili ha rappresentato un toccasana per il Legno Arredo, che con i suoi 430 mila addetti è una delle filiere più importanti in Italia. Per questo siamo grati al governo di averci creduto». È stato ottenuto «un risultato davvero straordinario, con effetti positivi sull’occupazione del settore, consentendo in tal modo un risparmio sulla Cassa Integrazione di circa 40 milioni di euro. Di fronte a questi numeri, estendere la misura anche al 2015 risulta assolutamente vitale».

Secondo le sigle sindacali i dati emersi dalle analisi dei Caf dimostrano «come il Bonus Mobili abbia rappresentato un fattore di reale sostegno per le famiglie e i lavoratori». «I risultati del bonus Mobili sono sotto gli occhi di tutti e se queste misure non dovessero essere prorogate per il 2015 sarebbe sicuramente un’occasione persa», ha affermato Mauro Mamoli, presidente di Federmobili; «oltre che benefici diretti sul nostro settore, tale proroga avrebbe ripercussioni benefiche sull’indotto che l’industria e il commercio del mobile e dell’elettrodomestico attivano con le loro transazionI».

OSSIGENO IVA. Mauro Odorisio, presidente di Angaisa, l’associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari, ha aggiunto: «A fronte di uno scenario congiunturale ancora recessivo è fondamentale dare continuità al bonus Mobili». In conclusione «prorogare una misura come il bonus Mobili vorrebbe dire poter continuare a vendere arredamento con un incasso “immediato”, da parte dello Stato, dell’aliquota Iva su acquisti che altrimenti, molto probabilmente, non verrebbero effettuati» ha affermato Mamoli.

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