Torna l’incubo del default in Russia dopo che l’agenzia Standard & Poor’s ha declassato a “junk”, spazzatura, i conti di Mosca. A pesare sul passaggio a BB+ da BBB- è stata soprattutto la mancanza di prospettive.
A dicembre la Banca centrale ha alzato il tasso di interesse al 17 per cento e la Banca centrale non ha più margini di manovra.
Per la prima volta dopo dieci anni si riazzera il merito di credito della Federazione russa, Si attende infatti una pesante recessione a causa delle sanzioni inflitte per la guerra in Ucraina e per il crollo del prezzo del petrolio.
Secondo S&P, il pil russo scenderà dello 0,5% rispetto a un tasso di crescita medio degli ultimi anni del 4%. E per il 2014 appena concluso si prevede un nettissimo -3,5%.
CARTA (MONETA) STRACCIA. Il terremoto nel rating ha avuto pesanti riflessi sul mercato valutario dove il rublo è sceso ai minimi storici sul dollaro: quota 68, valore dimezzato rispetto a 12 mesi fa (35) e la Borsa di Mosca oggi perde il 2% in avvio.
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