San Siro, il nuovo stadio punta a generare 3 miliardi l’anno

Previsto un impatto economico da 4,6 miliardi in fase di costruzione. Il maxi polo attrarrà fino a 11,6 milioni di visitatori l’anno tra sport, concerti e servizi

San Siro, il nuovo stadio punta a generare 3 miliardi l’anno© Matteo T. Mombelli

Dopo sei anni di dibattiti, il progetto per il nuovo stadio di San Siro entra finalmente nel vivo. Il Comune di Milano ha aperto il bando per eventuali proposte alternative a quelle proposte dalle società di calcio Ac Milan e Fc Inter, e fissato una tabella di marcia che dovrebbe portare alla dichiarazione di pubblico interesse entro il 30 giugno 2025, con la cessione degli impianti prevista per il 31 luglio dello stesso anno.

Al centro dell’intervento non c’è solo la realizzazione di un nuovo stadio, ma un vero e proprio polo multifunzionale che ha l’obiettivo di trasformare radicalmente l’area.

I costi del nuovo stadio di San Siro

Il cuore del progetto è rappresentato dal nuovo impianto sportivo, il cui costo complessivo è stimato in 708 milioni di euro: 584 milioni per la costruzione dello stadio e 124 milioni per il podio sopraelevato. A questi si aggiungono 102,8 milioni per la riqualificazione delle aree esterne e delle infrastrutture, tra cui spicca il rifacimento del Tunnel Patroclo.

Il comparto polifunzionale, destinato a ospitare hotel, uffici, negozi, parcheggi e un centro medico, richiederà un ulteriore investimento di 390 milioni. Non mancano poi 33,6 milioni destinati alla centrale energetica.

Sommando anche le spese di manutenzione previste per lo stadio Meazza fino al 2030, la cifra totale sale a 1,25 miliardi di euro.

Demolizione di San Siro? Sì, ma non totale

Uno degli elementi più discussi riguarda la demolizione parziale dello storico stadio Meazza di Milano: secondo l’attuale progetto, verrà abbattuto circa il 70% dell’attuale struttura, mantenendo solo una parte del secondo anello, in particolare un pezzo della Curva Sud. La parte conservata sarà rifunzionalizzata per ospitare le nuove attività commerciali e direzionali.

I due club, per descrivere l’intervento, preferiscono parlare di “de-costruzione”, per sottolineare un approccio graduale, sostenibile e meno impattante. Le operazioni prevedono una demolizione per fasi successive, con particolare attenzione alla sicurezza e alla riduzione delle emissioni di rumore, vibrazioni e polveri.

L’impatto economico

I numeri del dossier parlano chiaro: durante la fase di costruzione, l’impatto economico complessivo sarà di 4,6 miliardi di euro. Di questi, 1,8 miliardi saranno generati direttamente dagli investimenti per la realizzazione del progetto, 2,4 miliardi arriveranno dall’indotto legato alle filiere di subfornitura e 400 milioni dai consumi delle famiglie coinvolte nei lavori.

Una volta completato, il nuovo polo sportivo e dell’intrattenimento produrrà ogni anno un impatto economico pari a 3,1 miliardi. Il dettaglio è significativo: 780 milioni di euro deriveranno dai consumi degli spettatori delle partite, 300 milioni da quelli dei concerti, 50 milioni dagli operatori business, 20 milioni dai lavoratori e ben 250 milioni dai visitatori nei giorni senza eventi.

Il nuovo distretto punta infatti a diventare una destinazione urbana stabile, capace di attrarre fino a 11,6 milioni di visitatori all’anno, di cui 4,8 milioni durante eventi sportivi o musicali e 6,8 milioni nei giorni ordinari.

Dal punto di vista ambientale, il progetto ha previsto specifiche strategie di contenimento delle emissioni e delle polveri, con l’utilizzo di tecnologie avanzate come getti d’acqua nebulizzata e macchinari a basso impatto. Le società si sono impegnate a compensare le emissioni residue attraverso progetti green certificati, puntando alla neutralità carbonica.

Un percorso a ostacoli

Il progetto, tuttavia, non è privo di criticità. Restano le perplessità di alcuni comitati contrari alla demolizione del Meazza, mentre in Procura è stato aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, dopo la presentazione di un esposto sulla congruità del prezzo di vendita dell’area, stimato in 197 milioni di euro. Ma l’amministrazione comunale sembra intenzionata a procedere con decisione. Se tutto andrà secondo i piani, il nuovo stadio dovrebbe essere operativo dal 2031.

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