Ad aprire la giornata di mobilitazione nazionale promossa da Rete Imprese Italia è stato il discorso di Carlo Sangalli, presidente di turno di Rete Imprese nonché presidente di Confcommercio. “Oggi la voce delle imprese e delle professioni del commercio, dell’artigianato, dei trasporti, del turismo e dei servizi di mercato, per la prima volta insieme, si mobilitano in tutta Italia per chiedere alle forze politiche di puntare sulla ripresa e di investire sullo sviluppo”, ha affermato Sangalli nel corso della manifestazione di lunedì 28 gennaio, sottolineando subito dopo che “il futuro del Paese è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese e all’impresa diffusa”. Per questo “senza impresa non c’è futuro e non c’è salvezza per l’Italia”. Proprio per garantire un futuro al Paese Sangalli ha chiesto alla politica di riportare in primo piano le strategie di crescita, che si riassumono poi nel permettere che “fare impresa non significhi né la quotidiana odissea dello scontro con una burocrazia barocca e miope, né l’estenuante ricerca di un credito bancario sempre più difficile da ottenere”, dove i soggetti rappresentati da Rete Imprese Italia siano considerate “una risorsa e non una marginalità da superare”. Le priorità indicate sono cinque: “riduzione della pressione fiscale (evitando l’ulteriore innalzamento dell’Iva previsto per il primo luglio prossimo), più credito alle imprese, proseguimento dell’azione di semplificazione, sviluppo delle imprese per assicurare lo sviluppo del mercato del lavoro e investimenti su infrastrutture ed energia”. Sangalli ha concluso il suo discorso affermando che “il declino non è ineluttabile e un’Italia migliore è possibile”.Numerose le iniziative sul territorio, che in alcuni casi hanno coinvolto in varia misura i cittadini con manifestazioni pubbliche e in molti altri casi hanno denunciando situazioni di difficoltà delle imprese.
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