Si arena il mercato immobiliare: in un anno il 25% in meno

Calano le quotazioni delle case, sono Verona non perde colpi tra le grandi città; sempre di meno i mutui concessi per l’acquisto di un abitazione (-40%). Gli ultimi dati dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate

È un mercato immobiliare in profonda crisi quello appena delineato dall’Osservatorio dell’Agenzia delle entrate che registra su base annua un calo del 24,8% nelle compravendite e una flessione anche nella quotazione media delle case nelle 12 città con più abitanti. A pesare maggiormente sulle compravendite di case l’assenza di liquidità da parte dei cittadini: tra 2012 e 2011, infatti, gli acquisti attraverso mutuo ipotecario mostrano un tasso fortemente negativo: -38,6%.

PREZZI, VERONA NON PERDE COLPI. Tra i dati diffusi dall’Agenzia delle entrate anche quelli riguardanti le quotazioni medie delle abitazioni nelle 12 maggiori città per popolazione: negli ultimi sei mesi del 2012 tutti questi centri urbani hanno registrato un calo rispetto al semestre precedente, con l’unica eccezione del lieve aumento riscontrato a Verona. Le quotazioni medie più elevate nel secondo semestre 2012, oltre 3.000 €/m2 , si registrano a Bologna, Roma e Firenze seguite a breve distanza da Milano. Nelle due grandi città siciliane, Palermo e Catania, le quotazioni delle abitazioni sono le più basse.

L’ANDAMENTO DEL MERCATO RESIDENZIALE. Nell’ultimo trimestre del 2012 a soffrire maggiormente della contrazione delle transazioni sono state le aree del Centro e del Nord Italia, che hanno perso rispettivamente il -31,9% e il -31,7%; il Sud invece esibisce una contrazione del -27,4%.

LE MAGGIORI CITTÀ. Nelle maggiori città italiane per popolazione, la flessione delle compravendite di abitazioni registrata nel quarto trimestre 2012 è in linea con il dato nazionale. Le grandi città registrano complessivamente un tasso tendenziale negativo pari a -25,2%; l’unica eccezione riguarda il dato di Napoli che dopo tre trimestri di cali mostra un segnale di decisa crescita, +19,1%. Quest’ultimo dato, spiega l’Agenzia, è da porre senz’altro in relazione con la consistente dismissione del patrimonio immobiliare pubblico del Comune di Napoli.

I MUTUI. Come accennato, le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario realizzate nel 2012, mostrano un tasso di variazione fortemente negativo rispetto al 2011, -38,6%. Il capitale complessivamente erogato nel 2012 ammonta a circa 19,6 miliardi di euro, che corrispondono a una riduzione di quasi 15 miliardi di euro rispetto a quanto concesso per i mutui accesi nel 2011. La quota di abitazioni acquistate da persone fisiche con il ricorso al mutuo ipotecario risulta pari al 37%, quasi 8 punti percentuali in meno rispetto all’incidenza registrata nel 2011. In linea con l’aumento dei tassi di interesse, che si portano a un livello simile al 2006, la rata mensile iniziale subisce ancora nel 2012 un incremento di circa il 3% (+5,8% nel 2011 rispetto al 2010), superando così i 700 euro in termini di valore medio nazionale.

I VOLUMI DI SPESA. La spesa per l’acquisto di abitazioni, al netto degli oneri di transazione e delle relative imposte, nel 2012 è stata stimata complessivamente pari a 74,6 miliardi, in calo rispetto al 2011 di circa il 26%, che corrisponde a una perdita di oltre 26 miliardi di euro. Il valore medio di un’abitazione compravenduta nel secondo semestre 2012 è pari a circa 167 mila euro; questo valore supera i 220 mila euro al Centro e risulta inferiore ai 120 mila euro nelle Isole. In tutte le aree il valore medio è in diminuzione rispetto al precedente semestre.

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