Snam, fra i principali operatori energetici al mondo, conferma le stime sul 2024, che prevedono un utile di circa 1,23 miliardi di euro, e presenta il piano strategico 2025-2029. L’azienda punta a una crescita ulteriore nell’anno in corso: l’obiettivo è arrivare a 1,35 miliardi di utile nel 2025. Le intenzioni sono le stesse per il margine operativo lordo, in crescita da 2,75 a 2,85 miliardi, e per i ricavi regolati che dovrebbero passare da 23,8 a 25,8 miliardi. Si prevede una crescita anche dell’indebitamento finanziario netto da 16,5 a 18,6 miliardi circa.
Nei piani di Snam c’è un investimento di 12,4 miliardi di euro da gestire nei prossimi quattro anni. Inoltre prevede di reperire un altro miliardo attraverso gli investimenti pubblici. Nel periodo 2025-2029, il Cda ha intenzione di investire 13,4 miliardi in totale, contando anche sugli investimenti pubblici. Si stima, ogni anno, una crescita del 6,4%, un margine operativo lordo del 5%, un utile netto del 4,5% e un dividendo del 4% annuo. Rispetto al piano strategico 2023-2027 gli investimenti sono aumentati di 900 milioni di euro. La finanza sostenibile dell’azienda è passata dall’85% al 90%.
Il piano strategico di Snam
“Siamo in un momento cruciale per il settore energetico, in cui le crescenti incertezze e la volatilità dei prezzi richiedono sistemi resilienti in grado di resistere agli shock geopolitici e allo stesso tempo consentire la transizione verso il Net Zero in modo sostenibile per tutti”, ha detto Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
Il Piano strategico 2025-2029 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Monica de Virgiliis. L’obiettivo è puntare su “un’infrastruttura paneuropea in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO2, garantendo sicurezza e sostenibilità e soddisfacendo al contempo l’evoluzione della domanda energetica. Realizzeremo la nostra ambition creando valore per tutti gli stakeholder, attraverso due leve strategiche: sostenibilità e innovazione”, ha specificato Venier.
Il settore sta affrontando un periodo di incertezze e volatilità dei prezzi, anche a causa di un contesto geopolitico complesso. In questo contesto è cruciale, per il gruppo, la transizione verso il Net Zero. Si tratta di un’espressione che si riferisce al raggiungimento dell’equilibrio tra la quantità dei gas a effetto serra rilasciati nell’atmosfera e quella dei gas a effetto serra rimossi.
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