Space economy: il potenziale “stellare” dell’Italia

Space economy: il potenziale “stellare” dell’Italia© Shutterstock

La space economy è ormai un motore chiave per lo sviluppo tecnologico ed economico globale. Con un valore di mercato europeo che nel 2023 ha raggiunto 8,4 miliardi di euro e 63 mila occupati, l’Europa si conferma la seconda regione al mondo per investimenti nel settore spaziale. L’Italia, grazie a una combinazione di eccellenza tecnologica e una rete industriale dinamica, gioca un ruolo cruciale in questa corsa all’innovazione.

I numeri della space economy in Italia

Il report di Sace La Space Economy italiana: un potenziale “stellare” da cogliere offre una panoramica su tutto il settore in Italia e a livello europeo. Secondo lo studio – realizzato da Marina Benedetti, Silvia Bovenzi e Stefano Gorissen – l’industria spaziale italiana è composta da oltre 400 imprese, di cui il 66% sono pmi e il 27% startup, a dimostrazione di una filiera versatile e fortemente innovativa. A oggi il settore registra un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro, equivalente allo 0,17% del Pil nazionale.

Si stima che ogni posto di lavoro nella space economy ne generi altri quattro in Italia

Ma il potenziale va oltre: si stima che ogni posto di lavoro nel comparto ne generi altri quattro, con ricadute positive su tutta l’economia. Il comparto italiano è integrato lungo tutta la catena del valore, dall’upstream (progettazione e lancio di satelliti) al downstream (sviluppo di servizi basati su dati spaziali). Sistemi avionici, propulsione, meccanica di precisione, oltre a settori come agricoltura, trasporti ed energia, traggono benefici dalla tecnologia spaziale.

La crescita degli investimenti in crescita

Nel 2023 l’Italia si è posizionata come terzo Paese europeo per investimenti nella space economy, con una spesa pari a 148 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai soli 12 milioni del 2022. Un risultato frutto del supporto pubblico, sia nazionale, con il Pnrr, che europeo attraverso programmi dedicati come il Piano Spaziale 2021-2027 dell’Unione europea, che prevede investimenti complessivi di 14,8 miliardi di euro.

L’incremento degli investimenti è fondamentale per colmare il gap europeo con competitor come Stati Uniti e Cina, dove il settore beneficia di massicci finanziamenti privati e pubblici. Si stima, infatti, che l’Europa debba colmare un divario di 10 miliardi di euro nei soli investimenti privati nei prossimi cinque anni.

Il ruolo dell’AI nella space economy

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi spaziali rappresenta una svolta decisiva per la space economy. L’AI migliora la qualità e la velocità nell’analisi delle immagini satellitari, ottimizza i costi e supporta applicazioni critiche come la cybersecurity e la robotica nelle missioni spaziali. Parallelamente, innovazioni come la stampa 3D stanno rivoluzionando la produzione di veicoli spaziali, riducendo costi e tempi. Per le imprese italiane, si precisa nello studio di Sace, il successo futuro passa dalla capacità di fare rete lungo la filiera, accedere a finanziamenti semplificati e investire in formazione qualificata. L’eccellenza tecnologica e l’alta professionalità dei lavoratori rappresentano un asset fondamentale da proteggere e valorizzare.

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