Tesla, bilanci primo trimestre 2025 in calo, Elon Musk fa un passo indietro dal Doge

Tesla, bilanci primo trimestre 2025 in calo, Elon Musk fa un passo indietro dal Doge© Shutterstock

Tesla, leader nel settore delle auto elettriche, sta affrontando un periodo di difficoltà già da diversi mesi, a confermarlo sono stati i bilanci del primo trimestre del 2025. Questo conferma come l’azienda Made in Usa non sia uscita dalla crisi provocata dal calo delle vendite.

In questo scenario, ad attirare l’attenzione degli analisti è un’altra informazione, strettamente correlata alla prima. Elon Musk, fra i collaboratori più fidati del neopresidente Donald Trump, ha deciso di fare un passo indietro nella gestione del Doge. Probabilmente si è reso conto di aver tolto troppo tempo alla sua azienda e sta rivalutando le proprie priorità. L’imprenditore ha fatto sapere che, da maggio 2025, dedicherà al Governo americano soltanto due giorni a settimana.

I bilanci di Tesla sono in sofferenza

Tesla non sta vivendo il suo periodo di massimo splendore, lo confermano i bilanci del primo trimestre 2025. L’utile netto è sceso del 71%, attestandosi a quota 409 milioni di dollari. I ricavi sono calati del 9%, a 19,34 miliardi di dollari. Un dato che non rispetta neanche le previsioni peggiori degli analisti. Il fatturato è sceso di 20 punti percentuali, da 17,4 miliardi registrati nello stesso periodo del 2024 a 13,9 miliardi di dollari. 

Tuttavia, la vendita di 595 milioni di dollari di crediti verdi ha sostenuto i conti dell’azienda. Un dettaglio significativo che, altrimenti, avrebbe portato a conti in perdita.

La posizione di Elon Musk sui dazi Usa

Rispetto alla guerra dei dazi, che è stata analizzata anche dal Fmi, Elon Musk si è detto contrario. L’imprenditore ha manifestato la convinzione che le tariffe imposte da Trump non faranno altro che complicare le cose. Difficilmente si riuscirà a uscire da questa fase di stallo, se non si cambia registro.

“Sebbene l’attuale panorama tariffario avrà un impatto relativamente maggiore sul nostro business energetico rispetto a quello automobilistico, stiamo adottando misure per stabilizzare il business nel medio-lungo termine e ci concentriamo sul suo mantenimento – ha detto Elon Musk – L’incertezza nei mercati automobilistico ed energetico continua ad aumentare, poiché la rapida evoluzione delle politiche commerciali influisce negativamente sulla catena di approvvigionamento globale e sulla struttura dei costi di Tesla e dei nostri concorrenti. Questa dinamica, insieme al mutamento del sentimento politico, potrebbe avere un impatto significativo sulla domanda dei nostri prodotti nel breve termine”.

Ecco perché, considerando anche lo stato di salute di Tesla e i bilanci del primo trimestre 2025, Elon Musk continua a sostenere che i dazi debbano essere più bassi. Ha affermato che continuerà a raccomandare dazi più bassi anziché più alti ma questo è tutto ciò che può fare visto che la decisione spetta al presidente americano. A gennaio, Tesla aveva previsto una crescita delle vendite nel 2025, ma non aveva specificato di quanto. Ora l’azienda sta riconsiderando questa previsione e la aggiornerà dopo il prossimo trimestre.

“È difficile misurare l’impatto del cambiamento delle politiche commerciali globali sulle catene di approvvigionamento dei settori automobilistico ed energetico, sulla nostra struttura dei costi e sulla domanda di beni durevoli e servizi correlati – ha aggiunto il fondatore di SpaceX – Sebbene stiamo effettuando investimenti prudenti che prepareranno alla crescita sia le nostre attività nel settore automobilistico che quelle nel settore energetico, il tasso di crescita di quest’anno dipenderà da una varietà di fattori, tra cui il tasso di accelerazione dei nostri sforzi per la guida autonoma, l’incremento della produzione nei nostri stabilimenti e il contesto macroeconomico più ampio. Rivedremo le nostre previsioni per il 2025 nell’aggiornamento del secondo trimestre”.

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