Un calo di ben il 71% degli utili netti per il Gruppo Tesla, fino a poco tempo fa leader nel settore delle auto elettriche, che ora deve fare i conti con gruppo automobilistici (storici ed emergenti) sempre più competitivi. Sulla base dei dati di bilancio, l’azienda fondata e guidata da Elon Musk ha risentito della concorrenza, chiudendo il quarto trimestre del 2024 con utili netti a 2,32 miliardi di dollari rispetto ai 7,93 miliardi dello stesso periodo del 2023. I ricavi sono saliti del 2% a 25,17 miliardi, di cui 19,8 miliardi provenienti dal settore automotive. L’utile operativo è sceso del 23% a 1,6 miliardi.
Per Elon Musk il 2025 sarà un anno importante, in cui ci si concentrerà sulla realizzazione di modelli “più economici” a partire da giugno. Si tratta di una scelta che sembra rassicurare gli investitori, che hanno lo sguardo rivolto già al 2026, anno definito “epico” dallo stesso Musk.
L’accessibilità dei modelli dal punto di vista economico resta l’elemento fondamentale che spinge l’azienda a rivedere ogni aspetto dei costi di produzione. Nelle intenzioni di Musk c’è quella di introdurre un modello più economico del Model 3, il cui prezzo di partenza sarà di 42.500 dollari esclusi gli incentivi pubblici.
Dogane Ue e dazi ai cinesi
I conti di Tesla arrivano all’indomani del ricorso alla Corte di giustizia europea – presentato insieme ad altri gruppi automobilistici – per contestare i sovrapprezzi doganali europei sulle importazioni di auto elettriche prodotte in Cina.
Dalla fine di ottobre la Commissione applica una sovrattassa fino al 35% sulle auto a batteria prodotte in Cina. Oltre alla tassa del 10% già in vigore. Si tratta di decisioni in linea con decisioni americane più dure: Trump ha imposto dazi doganali del 100% su tutte le auto elettriche importate dalla Cina.
Inoltre, il neopresidente degli Stati Uniti vuole arrivare all’eliminazione totale dei crediti di imposta a favore dei produttori di auto elettriche. Si tratta di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici nell’ambito di una più ampia riforma fiscale. Se questa intenzione si trasformasse in realtà, si avranno ripercussioni considerevoli sulle vendite. Tuttavia Tesla verrebbe toccata solo in parte da un’eventuale cancellazione in blocco dell’Inflation Reduction Act, vista la sua posizione dominante sul mercato. Anzi, secondo Elon Musk sarebbe una mossa positiva per la sua azienda.
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