Tim, salta accordo con il Governo sul rimborso da 1 miliardo di euro

Tim, salta accordo con il Governo sul rimborso di un miliardo di canone© Shutterstock

Tim e il Governo italiano non sono riusciti a trovare un accordo rispetto al rimborso, pari a più di 1 miliardo di euro, del canone concessorio del 1998. Il mese scorso, il giudice della Corte d’Appello di Roma aveva concesso alle parti in gioco di trovare la quadra entro il 20 gennaio 2025 seguendo la strada extra-giudiziale. Tuttavia, nell’udienza a porte chiuse, Tim e l’Avvocatura di Stato hanno fatto sapere alla Corte che l’accordo transattivo non è stato trovato.

I giudici adesso dovranno decidere. È possibile che la sentenza in merito alla richiesta di sospensiva del pagamento avanzata da Palazzo Chigi in attesa dell’esito del ricorso in Cassazione arrivi già la prossima settimana o quella successiva. La restituzione di più di un miliardo di euro a Tim – nello specifico si tratta di 529 milioni a cui aggiungere gli interessi maturati in oltre 25 anni e la rivalutazione – potrebbe avere degli effetti determinanti rispetto al ritorno al dividendo nel corso del 2025 o dei prossimi anni da parte della società Tlc.

La vicenda e la richiesta di sospensione

La questione si era riaperta a sorpresa ad aprile dello scorso anno, quando una sentenza della Corte d’Appello di Roma aveva ordinato la restituzione del canone concessorio preteso per l’anno successivo alla liberalizzazione del settore e che era stato prorogato in modo illegittimo secondo la società di telefonia e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il Governo Meloni ha quindi avanzato un ricorso in Cassazione, il cui esito si aspetta nel 2026, e intanto ha presentato una richiesta di sospensiva del pagamento, su cui la Corte d’Appello dovrà quindi esprimersi prossimamente.

Un precedente potrebbe rendere scontato l’esito sul contenzioso fra Tim e il Governo sul rimborso. Nel 2020, infatti, la Cassazione aveva già bocciato un ricorso dell’Esecutivo. In quel caso la richiesta era pari a 49 milioni di concessione per il 1998 versati da Omnitel. Nonostante questo, però, Palazzo Chigi ci riprova e non lascia nulla al caso e aspetta la decisione del Tribunale.

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