Nessuna proroga per l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%, la nuova aliquota entra in vigore oggi, martedì 1° ottobre. Fare shopping, andare dal parrucchiere o dal commercialista costerà di più, salvo sconti del gestore; i rincari, infatti, riguarderanno il 70% dei beni acquistati, quelli di largo consumo (abbigliamento, benzina, vino, caffè, elettrodomestici, giocattoli, automobili). Gli aumenti, però, non riguarderanno i prodotti alimentari come pane, pesce, carne, latte, farmaci, biglietto del cinema perché tassati con aliquote più basse.
LE DISPOSIZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE. Attraverso una nota l’Agenzia delle Entrate ha confermato per gli operatori economici l’obbligo di applicare già da domani la nuova aliquota al 22% ma, “qualora nella fase di prima applicazione ragioni di ordine tecnico impediscano di adeguare in modo rapido i software per la fatturazione e i misuratori fiscali, gli operatori potranno regolarizzare le fatture eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento”. La regolarizzazione, aggiunge l’ente, “non comporterà alcuna sanzione se la maggiore imposta collegata all’aumento dell’aliquota verrà comunque versata nei termini”. Entro i termini fissati (vedi tabella in basso) “dovranno quindi essere regolarizzate le fatture erroneamente emesse con la minor aliquota del 21”.
Ikea, Esselunga e Cruciani tra le aziende che non aumentano i prezzi
LIQUIDAZIONE PERIODICA | PERIODO DI FATTURAZIONE | TERMINE VERSAMENTO |
Mensile | Ottobre e Novembre | Versamento acconto Iva (27 dicembre) |
Dicembre | Termine liquidazione annuale (16 marzo) | |
Trimestrale | Quarto trimestre | Termine liquidazione annuale (16 marzo) |