Si lavora a pieno regime in Consiglio dei ministri. In serata, infatti, il governo Renzi dovrà presentare il testo del Documento di economia e finanza (il Def) nel quale si spiegherà da dove il governo prenderà le risorse per attuare le riforme, su tutte quella del taglio del costo del lavoro per i dipendenti, che porterà nelle buste paga di circa 10 milioni di italiani 80 euro in più. Da Palazzo Chigi arriveranno sicuramente dei tagli agli stipendi dei manager pubblici (leggi) e a enti locali definiti “inutili”; ma nel testo non appariranno i dettagli degli interventi, ma solo le macro cifre. Circa cinque miliardi di euro dovrebbero arrivare proprio dalla spending review, mentre un miliardo sarà recuperato nella sanità. Ci sono poi da considerare i probabili tagli alla difesa e al ministero degli Esteri (che ha già annunciato la soppressione di quattro ambasciate e si prepara ad altre misure simili). Altro nodo aperto rimane anche quello dell’Irap. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il taglio dell’imposta regionale sulle imprese potrebbe essere quest’anno del 5% per andare a regime, salendo al 10%, a partire dall’anno prossimo. Tutto dipenderà dalle entrate assicurate dall’aumento delle rendite finanziarie che dovrebbero compensare il taglio.
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