L’annuncio è arrivato nel fine settimana, a mercati chiusi: per la seconda volta in meno di tre mesi Volkswagen ha ridotto le sue previsioni per il 2024. Il nuovo taglio sarebbe dovuto a una serie di fattori, tra cui performance scarse e sviluppi che non hanno soddisfatto le aspettative iniziali.
Non è una situazione semplice: la casa automobilistica tedesca aveva già lanciato un profit warning l’8 luglio, dopo aver dichiarato la chiusura dei primi sei mesi 2024 in pari e aver sottolineato che l’elettrico era in difficoltà, per via dell’alta competitività della Cina. Proprio in seguito al profit warning, Volkswagen aveva anche annunciato la chiusura di un impianto Audi a Bruxelles.
La notizia aveva già generato un certo stupore, perché fino a quel momento il Gruppo non aveva mai chiuso un sito nel Vecchio Continente. Stupore che è aumentato quando l’amministratore delegato Oliver Blume ha dichiarato che il clima economico si era fatto difficile al punto da dover portare a chiudere anche alcuni stabilimenti in Germania e da dover fare tagli al personale.
Adesso, la nuova presa di posizione: attualmente Volkswagen prevede consegne a 9 milioni di veicoli contro i 9,24 del 2023. La precedente stima vedeva un incremento «fino al 3%». Si stima inoltre un fatturato di gruppo di circa 320 miliardi di euro, in calo dello 0,7% sui 322,3 miliardi del 2023. La stima precedente era di un aumento fino al 5%.
Ma non è tutto qui, perché in termini di risultato operativo, Volkswagen prevede di raggiungere una cifra intorno ai 18 miliardi di euro (4,6 in meno rispetto al 2023), con un margine pari al 5,6%, inferiore alla stima di Lseg pari al 6,5%. A luglio era già stato abbassato tra il 6,5% e il 7% dal 7-7,5%.
«L’adeguamento delle previsioni è principalmente dovuto ai risultati dei marchi Volkswagen Passenger Cars, Volkswagen Veicoli Commerciali e Tech. Components, che non hanno soddisfatto le aspettative iniziali», si legge nella nota del Gruppo automobilistico, dove per altro si sottolinea che per via del «deterioramento del contesto macroeconomico potrebbero esserci ulteriori rischi, soprattutto per il Brand Group Core».
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