Angelini-Recordati: ipotesi di fusione tra i due big del pharma

I colloqui tra Angelini e Recordati sarebbero ancora in fase iniziale, ma il settore farmaceutico italiano è già in fermento

Angelini e Recordati: possibile fusione nel settore farmaceutico© Getty Images

Si intensificano le voci su una possibile fusione tra Angelini Pharma e Recordati, due colossi del settore farmaceutico italiano. L’ipotesi di un matrimonio strategico tra i due gruppi, controllati rispettivamente dalla famiglia Angelini e da Cvc Capital Partners sta suscitando un forte interesse tra gli operatori del mercato, sebbene nulla sia ancora stato ufficializzato.

Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore e da Bloomberg, i colloqui tra le due aziende sarebbero ancora in una fase preliminare. Le due realtà starebbero discutendo l’opportunità di un accordo che potrebbe dar vita al più grande gruppo europeo di farmaci generici, anche se a conti fatti le difficoltà legate alla governance potrebbero rappresentare un ostacolo significativo.

In particolare, i nodi da sciogliere riguardano l’assetto di potere tra la famiglia Angelini e Cvc, che ha in mano il controllo di Recordati dal 2018. Il fondo di private equity, infatti, sarebbe ormai alla ricerca di una strategia di disinvestimento, dato che il suo orizzonte temporale per l’investimento si sta rapidamente esaurendo.

Recordati, con una capitalizzazione che supera i 10 miliardi di euro, ha dimostrato una solidità che la rende una candidata appetibile per una grande fusione. L’azienda è pronta a esplorare diverse opzioni, tra cui l’ingresso di un fondo sovrano, come quello di Abu Dhabi, oppure l’integrazione con altre realtà farmaceutiche, sia italiane che internazionali.

Anche se l’ipotesi di una cessione a un altro fondo di private equity appare meno probabile, l’idea di un’operazione che veda il coinvolgimento di attori esterni sta prendendo piede. In questo contesto, oltre alla fusione con Angelini, sarebbe anche in discussione la possibilità di rifinanziare il bond Recordati in scadenza nel 2025, per guadagnare tempo in attesa di una soluzione definitiva.

Nonostante la riservatezza mantenuta dalle parti coinvolte, l’interesse per una fusione resta vivo: Angelini Pharma ha fatto sapere che, sebbene non commenti i rumors, è sempre pronta a valutare opportunità che possano favorire la crescita del gruppo. La stessa famiglia Angelini, infatti, avrebbe messo in atto una serie di valutazioni strategiche per espandere ulteriormente la propria influenza nel settore farmaceutico.

Dal punto di vista del mercato, le speculazioni hanno spinto il titolo Recordati a guadagnare quasi il 4% nella giornata in cui la notizia è trapelata. Nonostante il rialzo iniziale, il titolo si è poi stabilizzato, attestandosi a circa 52 euro per azione, dopo una fase di rimbalzo che dura da sei mesi. Ciononostante gli investitori restano cauti, in attesa di sviluppi concreti.

In parallelo, ci sono ulteriori voci che indicano che anche altre realtà potrebbero essere interessate a Recordati: Sergio Dompè, presidente di Dompè Farmaceutici, ha dichiarato che ci sono gruppi italiani che hanno mostrato interesse per l’acquisizione, anche se ha mentito qualsiasi coinvolgimento diretto della sua azienda nel dossier.

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