Il 2024 sta per finire e ci si concentra sulle operazioni che potrebbero consentire alle banche – ma non solo – di aprire il 2025 col botto, in linea con il clima di festeggiamenti tipico del Capodanno. Ecco allora che gli operatori di Piazza Affari stanno analizzando quali potrebbero essere gli investimenti più fruttuosi in un clima in cui l’Italia è fra i Paesi del’Eurozona più stabili.
La stima rispetto alla crescita del Pil, infatti, è contenuta ma comunque sopra la media e i titoli quotati a Palazzo Mezzanotte fanno gola a molti. Succede in un momento in cui Berlino e Parigi, invece, stanno attraversando un momento politico-economico complesso.
Ftse Mib, dopo la crescita il consolidamento
In seguito a un forte rialzo del 28% nel 2023, il principale indice Ftse Mib ha continuato a crescere da gennaio a maggio, raggiungendo il picco di 35.474 punti per via di un miglioramento delle prospettive di crescita globale. Dopodiché Piazza Affari ha attraversato una fase duratura di consolidamento, in un contesto in cui un’inflazione più rigida del previsto ha portato gli investitori a ridimensionare le aspettative di taglio dei tassi.
Dall’inizio del 2024 l’indice è riuscito ad attestarsi attorno a un +10%, a fronte di un +5% dell’Euro stoxx 600. Inoltre il Ftse Mib riporta un dividend yield medio del 5,1%, mentre il Btp decennale rende oggi il 3,4% circa. Si tratta di “una significativa novità rispetto al 2023 (quando i due rendimenti erano invece allineati), e ci aspettiamo che prosegua nel 2025”, ha dichiarato Giampaolo Trasi, responsabile equity & credit research di Intesa Sanpaolo.
Nonostante questo, l’indice presenta tuttora valutazioni a sconto del 30% rispetto alla sua media di lungo periodo, e di oltre il 20% sull’Euro stoxx. Secondo Trasi, le cui dichiarazioni sono riportate in un articolo di Affari & Finanza di Repubblica, si sta attraversando una “nuova fase di espansione dei multipli prezzo-utile per il mercato azionario”, in un momento un cui si assiste a un allentamento monetario della Bce e a una rinnovata crescita degli utili societari, stimati intorno al più 5% nel 2025 e più 9% nel 2026.
Borsa, l’influenza della geopolitica mondiale
Lo sguardo è volto soprattutto ai titoli finanziari, ma anche quelli non finanziari potrebbero rappresentare una sorpresa. Certamente la situazione geopolitica mondiale, con il conflitto fra Russia e Ucraina, avrà un peso, così come influiranno anche le tensioni in Siria e in Iran.
Un peso determinante lo hanno anche il rapporti fra Stati Uniti e Cina sempre più complessi, con il neopresidente Donald Trump che ha dichiarato di avere intenzione di applicare dazi del 60% sulle esportazioni cinesi.
Il ruolo dell’automotive nell’economia italiana
In un contesto in cui si parla della fusione fra Honda e Nissan per competere sul mercato delle auto elettriche, il mercato italiano è tornato a stagnare nel trimestre estivo dopo un semestre di inaspettata crescita. In questo quadro, il settore dell’automotive ha avuto un ruolo determinante.
Gli investimenti continuano a scontare i ritardi nell’attuazione degli incentivi fiscali del pacchetto transizione 5.0 e le esportazioni risentono del rallentamento della domanda dei partner Francia e Germania. Inoltre la politica commerciale di Trump avrà delle ripercussioni anche in Europa.
Banche in crescita nel 2025 e uno sguardo all’estero
Il Pil in Italia dovrebbe crescere dell’1% grazie ai consumi interni per servizi. Secondo gli analisti, le banche nel 2025 si manterranno forti nonostante i tassi in calo. Il settore è infatti al culmine della remunerazione degli azionisti e nei prossimi tre anni si prevede che le banche europee restituiranno in media il 30% della loro capitalizzazione di mercato attraverso dividendi e riacquisti di azioni.
Gli occhi sono puntati su Banco Bpm, al centro del risiko bancario dopo l’offerta annunciata da Unicredit. Anche la fintech Finecobank viene tenuta in considerazione per quanto riguarda il campo assicurativo, dove Allianz e Generali sono il top di gamma.
Gli operatori del lusso, nel 2025, ci si aspetta possano avere un ruolo neutrale, dopo un 2024 calante a causa del ruolo del mercato cinese. Gli esperti di Intesa Sanpaolo non si esprimono sul mercato delle auto, ma puntano su aerospazio e difesa.
Fuori dai confini italiani PayPal, grazie alle partnership con Adyen e Amazon, ha in programma un 2025 estremamente produttivo in Borsa. Airbus dovrebbe attraversare un periodo positivo, anche grazie alle difficoltà che sta vivendo il diretto concorrente Boeing. I titoli di Astrazeneca e di Insulet ci si aspetta crescano grazie a un crescente mercato dei farmaci per l’obesità.
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