Immagine e reputazione delle banche italiane in netta accelerazione. Secondo il report Banking 500 2025 di Brand Finance, i marchi delle 15 banche italiane incluse nella classifica hanno registrato un aumento complessivo del 31% rispetto all’anno precedente. Una performance che corre a velocità doppia rispetto alla media globale (+13%) e che pone l’Italia tra i Paesi con il tasso di crescita più rapido, superata solo da Singapore (+41%).
Banche italiane: un mix virtuoso di buona gestione e forza di attrazione
La classifica, stilata da Brand Finance misura il valore del trademark secondo lo standard Iso 10668, ossia la capacità di un marchio di attrarre clienti grazie alla propria immagine e reputazione. Nel panorama mondiale, la spinta degli alti tassi d’interesse ha favorito la crescita dei marchi bancari, ma l’Italia ha fatto meglio grazie a un mix virtuoso di buona gestione e forza di attrazione, con un punteggio medio di 65/100, superiore alla media globale di 60/100. Quasi tutte le banche italiane sono state classificate con un rating AA (Molto Forte).
Il senior consultant di Brand Finance, Massimo Pizzo, sottolinea come questo fattore possa rivelarsi decisivo in prospettiva: “Quando i tassi di interesse si ridurranno, la scarsa attrattività potrebbe penalizzare il business delle banche con i brand meno forti, rispetto a quelle più forti. Grazie alla buona capacità di attirare clienti le banche italiane rischiano meno delle altre”.
Le italiane nella Banking 500 2025
A guidare la classifica italiana c’è Intesa Sanpaolo, con un valore di 10,9 miliardi di dollari, pari al 18% della sua capitalizzazione, e un brand classificato AAA- (Estremamente Forte). Grazie a una crescita del 36%, la banca ha guadagnato 14 posizioni nella classifica mondiale, arrivando al 28° posto.
Segue UniCredit, con un valore di 4,7 miliardi di dollari, al netto dei marchi esteri come Hvb, Bank Austria e Zagrebacka Banka, che porterebbero il totale sopra i 6 miliardi. UniCredit ha beneficiato anche della leadership di Andrea Orcel, unico italiano nella top 50 dei Ceo del settore bancario a livello globale secondo il Brand Guardianship Index 2025.
Nonostante la crescita, il peso delle banche italiane resta contenuto: rappresentano poco più dell’1,5% del valore complessivo della Banking 500 2025, penalizzate dalla dimensione medio-piccola. Tuttavia, proprio questa caratteristica lascia spazio a margini di crescita ulteriori. In vista di possibili operazioni di fusione e acquisizione, UniCredit potrebbe valutare l’integrazione di altri brand, come Banco Bpm. Secondo Brand Finance, il marchio UniCredit risulta superiore a quello di Banco Bpm per reputazione, considerazione, raccomandazione e fidelizzazione, tanto che una sostituzione del brand potrebbe rappresentare un investimento strategico nel medio termine.
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