È stato raggiunto un accordo per posticipare l’entrata in vigore dell’accordo sui nuovi criteri di liquidità delle banche (previsti da Basilea 3) che entreranno sì in vigore dal 2015, ma saranno introdotti gradualmente fino al 2019. In pratica le banche avranno più tempo per adeguarsi alle nuove norme sulla propria liquidità per fronteggiare situazioni di stress finanziario. A dare il via libera alla revisione degli standard di liquidità (Liquid coverage ratio, Lcr) – previsti dalle regole stilate nel 2010 – i governatori degli istituti europei, riunitisi il 6 gennaio alla Banca dei regolamenti internazionali (Bri).
LE NUOVE REGOLE. Dal 1° gennaio 2015 le banche dovranno adottare le nuove norme sul Liquid coverage ratio, ma con una copertura al 60% che sarà gradualmente alzata del 10% all’anno fino ad arrivare al 100% il 1° gennaio del 2019. La decisione, che trova la piena approvazione della Banca d’Italia – che definisce la decisione “equilibrata”, in relazione agli sviluppi della crisi – dovrebbe assicurare l’introduzione del Lcr senza scossoni all’organizzazione dei sistemi bancari nel finanziamento delle attività economiche. Il pacchetto di emendamenti alla formulazione annunciata nel 2010 è composto da quattro elementi che riguardano, tra l’altro la revisione della definizione di Hqla (High quality liquid assets), l’uso degli stock di liquidità durante i periodi di stress.
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