Bnp Paribas chiude il 2024 superando gli obiettivi: l’istituto bancario ha infatti registrato utili netti pari a 11,68 miliardi di euro, un dato in aumento del 4,1%, su ricavi cresciuti allo stesso ritmo (+4,1%) a 48,83 miliardi di euro. Questi risultati si devono soprattutto alle attività di corporate and investment banking (+8,4% sull’anno e +20,1% nel quarto trimestre rispetto al terzo). L’utile operativo lordo è salito del 7,4% a 18,6 miliardi.
I numeri superano gli obiettivi che miravano a un aumento dei ricavi del 2% rispetto al 2023 e un utile netto di 11,2 miliardi di euro. “Il gruppo ha ottenuto un’ottima performance nel quarto trimestre del 2024 e ha superato gli obiettivi per il 2024 con una solida struttura finanziaria. Mi aspetto una forte accelerazione guidata dall’implementazione della crescita esterna con il progetto Axa IM, nonché dagli sviluppi nel Wealth Management e nell’assicurazione Vita”, ha dichiarato il Ceo di Bnp Paribas, Jean-Laurent Bonnafé.
Bnp Paribas ha confermato l’obiettivo di un incremento medio degli utili netti maggiore del 7% e dei ricavi maggiore al 5% per il periodo 2024-26. Il ritorno sul capitale tangibile è previsto raggiunga il 12% nel 2026, rispetto al 10,9% del 2024. Sull’esercizio 2024 Bnp Paribas distribuirà un dividendo di 4,79 euro per azione, pari al 50% dell’utile netto. Dal 2025 verrà distribuito nel mese di settembre un acconto sul dividendo del 50% dell’utile netto dei primi sei mesi dell’esercizio. Nel secondo trimestre partirà inoltre il programma di acquisto di azioni proprie per massimi 1,08 miliardi. Lo ha stabilito il board del gruppo.
I risultati di Bnl
Bnl, sotto il controllo dell’istituto francese, chiude il quarto trimestre del 2024 raddoppiando l’utile pre tasse e 202 milioni di euro. I depositi sono cresciuti del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre gli impieghi sono diminuiti del 2,9%.
La raccolta indiretta – che riguarda le assicurazioni sulla vita, i fondi comuni e il risparmio amministrato – ha registrato un aumento del 6,2%, la raccolta netta nel Private Banking invece si attesta a 1,9 miliardi nel 2024.
Il margine di interesse è in aumento del 2,5% grazie alla crescita dei margini sui depositi e al contributo positivo degli impieghi a breve termine. I costi operativi, pari a 461 milioni di euro, sono scesi dello 0,9% per le azioni di contenimento delle spese.
L’“effetto forbice” è positivo e si attesta al 3,7%. Scende a 58 milioni di euro il costo del rischio “con un netto calo dovuto alla riduzione del portafoglio di crediti deteriorati e al miglioramento strutturale del profilo di rischio”, si legge in un comunicato reso pubblico dalla banca.
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