È il giorno del tanto atteso quantitative easing, ma i mercati europei aprono in calo. Possibile? Sì, perché anche se c’è attesa per il piano con il quale la Banca centrale europea immetterà 60 miliardi di euro al mese in acquisto di titoli di Stato dei Paesi membri, in parte il programma di Mario Draghi è già stato assorbito dai mercati, che sono preoccupati per la Grecia (oggi si riunisce l’Eurogruppo per parlare della proposta di riforme presentata da Atene e per ora giudicata incompleta). Non si esclude una chiusura in rialzo per i mercati, dopo il primo giorno di quantitative easing della Bce, ma al momento le aperture di tutte le Borse europee sono deboli: Francoforte, Parigi e Londra cedono dallo 0,3 allo 0,5%, mentre a Milano l’indice Ftse Mib apre a -0,5% (attorno alle 9.50 è vicino alla parità).Tra i titoli, a Piazza Affari acquisti su alcuni bancari, in particolare Mps (+2,12%) e Bper (+2,43%) e Popolare di Milano (+2,43%); in calo Gtech (-,15%), Telecom Italia (-1,38%) e Exor (-1,28%).Sul fronte dei cambi, l’euro recupera lievemente dai minimi di venerdì 6 marzo e passa di mano a 1,0878 (1,0865 in chiusura di settimana). Il petrolio Wti, infine, lima dello 0,06% a 49,58 dollari al barile.
Spread. Avvio di seduta stabile per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra il decennale benchmark italiano (Isin IT0005045270) e il pari scadenza tedesco resta stamattina sui 93 punti base, ai minimi dall’autunno 2008. Il rendimento del Btp è in calo all’1,30% rispetto alla chiusura di venerdì all’1,33%.
© Riproduzione riservata