Bper nel risiko bancario: Ops da 4,3 miliardi di euro su Banca Popolare di Sondrio

Bper nel risiko bancario, Ops da 4,3 miliardi sulla Popolare di Sondrio© Shutterstock

Dopo Mps e Mediobanca, entra nel risiko bancario anche Bper che fa un’Ops su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un totale di 4,3 miliardi di euro. Le azioni sono valutate a un prezzo implicito di 9,53 euro rispetto agli attuali 9,27 euro. Comunque l’istituto bancario si riserva di rinunciare parzialmente a tale condizione purché la partecipazione acquisita, all’esito dell’offerta, sia superiore al 35% del capitale sociale dell’emittente. Se si superasse il 90% l’obiettivo sarebbe delistare Banca Popolare di Sondrio.

Si ipotizza che dietro l’offerta ci sia Unipol, socio di maggioranza di entrambe le banche. Il presidente Carlo Cimbri pare abbia intenzione di creare un polo bancario sull’asse Modena-Bologna. “La business combination consoliderà la posizione del nuovo gruppo quale uno dei principali operatori bancari in Italia – si legge in una nota di Bper – con una forte presenza nelle regioni a maggior sviluppo economico d’Italia per la creazione di un gruppo più forte e più resiliente a servizio di famiglie, clienti private, pmi e clienti corporate crescita significativa della nuova realtà bancaria per effetto di sinergie di ricavo e di costo, facilitate da una complementarietà di business, di franchise e delle reti distributive”.

I dettagli dell’operazione

Bper offre 1,45 azioni ordinarie per ogni azione di Banca Popolare di Sondrio, con un premio del 6,6% rispetto al prezzo ufficiale di BPS del 5 febbraio 2025 e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.

Nel comunicato di Bper si legge che “il nuovo gruppo sarà agevolato da un forte incremento della produttività derivante da fabbriche prodotto condivise, significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio”.

L’utile netto atteso al 2027 sarebbe superiore ai 2 miliardi di euro. Si stimano un ricavo fino a 100 milioni per anno e sinergie di costo fino a 190 milioni ante imposte per anno, come conseguenza di economie di scala e di una migliore efficienza operativa. Nell’ambito dell’operazione, Bper stima inoltre costi di integrazione complessivamente nell’ordine di 400 milioni ante imposte una tantum, e prevede che gli stessi siano sostenuti per il 75% entro il 202  e per il restante 25% entro il 2026.

“Questa operazione, basata su logiche industriali, rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori”, dichiara Gianni Franco Papa, Ceo di Bper. Se si trova la quadra, è possibile che l’accordo si chiuda nella seconda parte del 2025, con una integrazione piena stimata per fine anno.

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