I Btp e la Borsa reagiscono bene alla promozione del debito pubblico italiano da parte di S&P Global Ratings. Lo spread, il differenziale tra rendimenti decennali italiani e tedeschi, cala a 120 punti base, rispetto ai 127 della chiusura della scorsa settimana.
Di norma un incremento del rating porta alla riduzione dei costi di emissione del debito di un Paese, con un effetto positivo sui prezzi del Btp e delle altre obbligazioni statali già quotate. Ecco perché, il 14 aprile 2025, il rendimento a 10 anni del Btp è sceso al 3,75%, rispetto al 3,80% dell’11 aprile. Intanto il Bund tedesco è invece stabile al 2,56%.
I dazi Usa confondono i mercati
Le continue notizie, spesso contrastanti, sui dazi Usa voluti da Donald Trump non hanno fatto bene ai mercati mondiali. Lo spread, nelle scorse settimane, era tornato a 130 punti base dopo aver toccato 103,75 punti il 17 marzo 2025. Gli investitori si sentono confusi e incerti, le aziende non sanno come gestire l’approvvigionamento e come prevedere la domanda per gestire le scorte.
Anche per questo il Btp si è risollevato dopo la decisione di S&P Global Ratings di promuovere l’Italia. L’agenzia ha infatti alzato i rating sovrani a lungo termine in valuta estera e locale dell’Italia da BBB a BBB+, confermando i rating a breve termine ad A-2 e l’outlook stabile. Si tratta di una mossa che ha premiato la stabilità politica e dei mercati italiani.
Il Governo Meloni viene premiato
E, qualora la crescita si fermasse allo 0,6% nel 2025, il rapporto debito-pil si stabilizzerà successivamente: a partire dal 2028. La stabilità del Governo Meloni, che è fra i più longevi della storia contemporanea in Italia, ha un sostegno pubblico considerevole. A incidere positivamente è anche una maggioranza in Parlamento solida e una opposizione non troppo aspra. Questo fa pensare che rimarrà al potere sino al 2027.
Le valutazioni di S&P Global Rating hanno tenuto conto della situazione geopolitica mondiale e, nell’incertezza generale, l’Esecutivo italiano ha dimostrato e sta dimostrando una tenuta di tutto rispetto. Un fattore che tranquillizza, almeno in parte, gli investitori, che non sanno più cosa aspettarsi dal Governo statunitense.
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